Società partecipate, la comunicazione in consiglio comunale dell'assessore Albini sull'applicazione all'articolo 3 della Finanziaria 2008
Questo il testo della comunicazione dell'assessore alle società partecipate Tea Albini in consiglio comunale in applicazione all'articolo 3 (comma 27, 28, 29) della Legge Finanziaria 2008 relativa alla partecipazione diretta e indiretta del Comune di Firenze nelle società partecipate:"Come noto la legge finanziaria per il 2008 (n. 244 del 24/12/2007) al suo articolo 3 commi 27-29 stabilisce fra l'altro che, al fine di tutelare la concorrenza ed il mercato, le amministrazioni pubbliche (e fra queste i Comuni) non possono mantenere, direttamente o indirettamente, partecipazioni (anche di minoranza) in società a meno che le stesse: abbiano ad oggetto attività di produzione di beni o servizi strettamente necessarie al perseguimento delle proprie finalità istituzionali; producano servizi di interesse generale nell'ambito dei rispettivi livelli di competenza.In considerazione di quanto sopra, le suddette norme della finanziaria 2008 prevedono che gli organi competenti delle amministrazioni pubbliche (i Consigli comunali nel caso dei Comuni) debbano, per quanto concerne le attuali partecipazioni societarie, autorizzarne il mantenimento con atto motivato in ordine alla sussistenza dei presupposti suddetti e provvedere, entro 18 mesi dall'entrata in vigore della legge finanziaria stessa (cioè entro il 30 giugno 2009), alla cessione a terzi, a mezzo procedure di evidenza pubblica, delle partecipazioni vietate', di cui cioè non si è autorizzato il mantenimento.Il Consiglio comunale, in ragione degli adempimenti di cui alle succitate norme della finanziaria 2008, con la mozione n. 499 del 7 luglio 2008, invitava la Giunta a presentare al Consiglio stesso il piano di dismissione delle partecipazioni che direttamente e indirettamente (tramite le proprie società partecipate) l'Amministrazione detiene entro il mese di settembre 2008'.In attuazione della Mozione abbiamo predisposto il piano delle dismissioni non ancora portato in Giunta in virtù della presentazione da parte del Governo del disegno di legge Disposizioni per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività nonché in natura di processo civile' in data 5/8 che di fatto modifica sostanzialmente le disposizioni della finanziaria 2008 e specificatamente l'art. 3 comma 27/29.Il disegno di legge 1441/Bis è stato approvato dalla Camera dei Deputati in data 2/10 ed è stato presentato al Senato in data 6/10 con il n° 1082.In sintesi l'art. 44 comma 1 lettera b) circoscrive gli adempimenti di cui ai commi da 27 a 29 alle sole partecipazioni dirette e l'art. 44 comma 1 lettera e) sposta al 31/12/2010 il termine per la dismissione delle partecipazioni "vietate" in ordine ai presupposti per il loro mantenimento di cui al suddetto comma 27.I fatti e gli elementi soprarichiamati fanno ritenere opportuno: attendere l'approvazione da parte del Senato delle nuove norme e l'emanazione della finanziaria 2009 e dei suoi collegati per meglio valutare e definire gli adempimenti a cui sono effettivamente tenuti i Comuni in materia di mantenimento e conseguente dismissione delle partecipazioni societarie, anche al fine di predisporre il Piano richiesto dal Consiglio comunale; valutare, in riferimento alla più che possibile proroga al 31 dicembre 2010 delle dismissioni delle partecipazioni vietate' e alla ormai prossima scadenza degli organi elettivi dell'Amministrazione comunale, come affrontare la questione. Ecco perché è importante decidere se avviare la procedura, sicuramente complessa che, se avviata, immediatamente produrrà effetti diretti ed indiretti sulle nostre aziende, considerato il fatto che il piano votato da questo Consiglio sarà poi portato avanti e concluso da un altro".(fd)