Piani di recupero aree dismesse, De Zordo (Unaltracittà/Unaltromondo): "Niente stralci rispetto al piano strutturale"
La capogruppo in Consiglio Comunale di Unaltracittà/Unaltromondo, Ornella De Zordo, torna sulla questione dei piani di recupero delle aree che in precedenza hanno avuto una funzione pubblica e che oggi pomeriggio viene affrontata anche nella seduta del Consiglio Comunale.Questo il testo integrale dell'intervento di Ornella De Zordo."Non basta l'obbligo per i privati di presentazione dei piani di recupero di aree dismesse, destinate in passato a funzioni pubbliche, indicati nella proposta di delibera oggi in consiglio comunale, per salvarle dalla cementificazione. È negativo il precedente del piano di recupero dell'area ex Fiat di Novoli che, grazie alla variante urbanistica successiva e alle DIA concesse dal Comune, sta di fatto permettendo la costruzione di un mostro come la Multisala e l'annesso centro commerciale. Quindi l'obbligo del piano di recupero non permette di per sé di tutelare aree pubbliche a rischio speculazione edilizia come, ad esempio, la ex Manifattura Tabacchi, in mano al gruppo Baldassini-Tognozzi-Pontello e a Ligresti. Le aree di trasformazione vanno trattate contestualmente al piano strutturale e al regolamento urbanistico e non "stralciate" attraverso pericolose scorciatoie normative. E l'obbligo per i privati non è comunque retroattivo e non salverà l'area dell'ex Panificio Militare, che la società Rubens (controllata dalla Baldassini-Tognozzi-Pontello) ha già provato a «trasformare» in una speculazione edilizia, con la presentazione di semplici DIA, e potrebbe ripetere con successo il tentativo, grazie alla favorevole sentenza del Consiglio di Stato, senza possibilità di incidere veramente per il Comune e senza il coinvolgimento dei residenti della zona". (uc)