Codice etico per urbanistica, l'assessore Biagi: "Per i dipendenti esiste già un codice di comportamento previsto dalle legge"
"Per i dipendenti pubblici esiste già un codice di comportamento cui devono attenersi. E se il consiglio comunale vuole varare un codice di autoregolamentazione, liberissimo di farlo". È quanto dichiara l'assessore all'urbanistica Gianni Biagi replicando alla proposta del consigliere di An-PdL Giovanni Donzelli. "L'attività dei dipendenti del Comune già da tempo risponde alle norme contenute nel Codice di comportamento dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni' varato con decreto del ministero della Funzione Pubblica del 28 novembre 2000" spiega l'assessore Biagi. Si tratta dell'articolo 6 che disciplina l'obbligo di astensione e che recita: "Ildipendente si astiene dal partecipare all'adozione di decisioni o ad attività che possano coinvolgere interessi propri ovvero: di suoi parenti entro il quarto grado o conviventi; di individui od organizzazioni con cui egli stesso o il coniuge abbia causa pendente o grave inimicizia o rapporti di credito o debito; di individui od organizzazioni di cui egli sia tutore, curatore, procuratore o agente; di enti, associazioni anche non riconosciute, comitati, società o stabilimenti di cui egli sia amministratore o gerente o dirigente. Il dipendente si astiene in ogni altro caso in cui esistano gravi ragioni di convenienza. Sull'astensione decide il dirigente dell'ufficio"."I dipendenti del Comune, e quindi anche quelli della direzione urbanistica sono tenuti all'osservanza di queste norme" conclude l'assessore Biagi. (mf)