Giornata della Salute Mentale, Agostini (presidente commissione politiche sociali) al convegno alla Casa della Cultura

"Fare della salute mentale una priorità globale: potenziare i servizi attraverso l'impegno attivo dei cittadini". È questo il titolo del convegno in programma oggi nell'ambito della Giornata della salute mentale presso la Casa della Cultura e che sarà concluso dall'intervento di Susanna Agostini, presidente della commissione consiliare politiche sociali e della salute. Un appuntamento, promosso dall'Associazione Aisme, che vede la partecipazione di amministratori, utenti, operatori e cittadini. "Da 16 anni il 10 ottobre viene celebrata la Giornata mondiale della salute mentale – dichiara Agostini –, si tratta di un'occasione per ricordarci che la salute psichica non va data per scontata e che le malattie mentali non devono essere motivo di stigmatizzazione".Il motto proposto dall'organizzazione mondiale della salute per il 2008 è dare priorità alla salute mentale in tutto il mondo, un proposito da condividere tra più soggetti: amministratori, cittadini, associazioni, servizi sociali e sanitari. E il filo rosso che unisce i vari appuntamenti che si succedono nel mese di iniziative e manifestazioni promosse dalla Società della Salute di Firenze e dedicate alla salute mentale è proprio la necessità di intervenire contro l'esclusione e il disagio sociale. "Oggi, in occasione della giornata mondiale, è l'occasione per ricordare l'origine della celebrazione che con la definizione forte ‘Contro lo stigma' che ormai da 16 anni ribadisce l'impegno costante da proseguire con tenacia per il benessere delle future generazioni" aggiunge Agostini. Secondo l'Organizzazione mondiale della Sanità i disturbi mentali rappresentano il 19,5% di tutte le malattie in Europa. Sono 30 milioni le persone a soffrire annualmente di depressione tra queste anche nuove patologie che riguardano la solitudine, e non solo delle persone di età avanzata, ma anche di giovani in prevalenza donne. Si tratta di un fenomeno in espansione anche in Italia. "Una malattia psichica può colpire quasi una persona su due una volta nella vita. Comunque – sottolinea la presidente della commissione – con gli strumenti a disposizione e una consolidata rete di servizi che hanno sostituito l'ospedalizzazione coatta, la persona può riconquistare un buon livello di salute e di autonomia".Agostini continua ricordando come le nuove categoria a rischio sono, oltre a tutte le persone che subiscono violenze, anche quelle che si ammalano di depressione nei nei passaggi di particolari fasi della vita, come la scolarizzazione, la pubertà, maternità, l'inizio o la fine dell'età lavorativa, o in situazioni critiche come separazioni, divorzio, traumi post operatori o da incidenti, fallimento professionale, morte o malattia di una persona cara. "Se si vuole attivare una politica sociosanitaria che guardi al futuro è necessario investire in attività mirate di sensibilizzazione, nella consulenza ed informazione alla popolazione. È importante che le persone affette da malattie psichiche sappiano chi e dove loro stessi o i loro familiari possono trovare aiuto; è importante che siano informati correttamente sulla propria malattia ed abbiano aiuti adeguati. Fondamentale perciò la presenza attiva sul territorio di sedi come la Casa della Cultura dove ormai da più di 10 anni è centro di riferimento per persone e associazioni di auto aiuto. Il lavoro di sensibilizzazione serve anche a combattere i fenomeni di emarginazione ed i pregiudizi verso le persone affette da malattie psichiche, fenomeno meno raro di quello che si crede. La stigmatizzazione rappresenta un'ulteriore forma di sofferenza, quasi una seconda malattia che spesso vanifica le possibilità di trovare affetti, lavoro, casa e di godere del benessere che deriva dalla possibilità di poter scegliere la propria collocazione sociale" conclude Agostini. (mf)