Tramvia, Formigli (Pd), Pettini (La Sinistra), Rotondaro (Comunisti Italiani), Varrasi (Verdi) al ministro Matteoli: "Tornare indietro sarebbe un danno per la città"
Tramvia, avanti tutta. La maggioranza di centrosinistra di Palazzo Vecchio interviene sulla polemica innescata dalle dichiarazioni del ministro alle infrastrutture Altero Matteoli in merito al progetto della tramvia fiorentina. E lo fa accusando il ministro e il governo nazionale di causare, con questo comportamento, un grave danno a Firenze e al paese. "E' un errore grave che il governo assuma la campagna elettorale di Firenze come tema della politica nazionale". Affermano all'unisono i capigruppo Alberto Formigli (Pd), Luca Pettini (La Sinistra), Nicola Rotondaro (Comunisti Italiani) e Gianni Varrasi (Verdi) che poi entrano nel dettaglio argomentando le accuse."Il ministro Matteoli ha spiegato Formigli ha affermato che pur riconoscendo la sua estraneità nell'espressione di pareri tecnici, di competenza degli organi preposti, la valutazione del suo ministero sul progetto sarà negativa. Evidentemente è più importante soddisfare, anche in modo così smaccato, le richieste di qualche esponente politico cittadino. Voglio ricordare che i progetti hanno ricevuto le approvazioni di tutti gli organi di vario livello, dalle Soprintendenze e di tutti gli enti preposti alla tutela dei beni architettonici e storici, così come da quelli di tutela ambientale e dei monumenti. Affermare che nonostante questo l'opera non si farà rappresenta un comportamento tutt'altro che appropriato a un governo nazionale. Soprattutto poi se questo governo ha sempre messo tra le sue priorità la realizzazione delle infrastrutture necessarie per i cittadini e il Paese. Alla prima occasione, invece, questo esecutivo si rimangia quanto sbandierato in campagna elettorale. Siamo di fronte alla dimostrazione della incapacità di guardare alle questioni per come sono in realtà. Ci sono contratti firmati e progetti approvati. Tornare indietro sarebbe un grave danno per la città e per il Paese. Disponibilissimi, come sempre, ad aprire un confronto. A patto che questo sia serio e condotto secondo le regole"."Prepareremo un dossier ha aggiunto Formigli con i sì pronunciati dal ministro Matteoli. Per dimostrare chi fa gli scempi, visto che il ministro ha affermato che la linea 1 della tramvia è uno scempio. Considerato poi che il ministro ha la responsabilità degli organismi che hanno approvato quei progetti, affermare che l'opera non si realizza significa giocare sulla pelle dei cittadini, significa bloccare la costruzione di moderne infrastrutture nel nostro paese. Noi ci siamo posti due quesiti: come portare la gente in centro e con un minimo impatto ambientale. E la tramvia è la nostra risposta. Il loro vero obiettivo non è il Duomo, ma fermare il progetto, dimostrando così che non hanno a cuore questa città"."Noi facciamo un appello al centrodestra ha dichiarato Varrasi che non giochi il suo desiderio di contrapposizione sulla pelle di Firenze. Io credo che tutti insieme dovremo avere a cuore le sorti della città: quello che il centrodestra sta facendo ci sembra un tradimento perpetrato per esigenze nazionali. Sarebbe bello poi che il centrodestra esprimesse un suo punto di vista su come gestire il flusso di traffico privato a Firenze. Noi come centrosinistra abbiamo proposto e stiamo realizzando la tramvia che è una risposta, assieme ad altre. La loro risposta è demagogica e soprattutto al di fuori del dibattito fiorentino. A meno che tutto il centrodestra non voglia appiattirsi sulle posizioni del consigliere Razzanelli, che in città hanno mostrato fiato corto'. Una mano tesa, ma anche una grande delusione perché il destino di Firenze è subordinato a piccole beghe di palazzo"."Io credo che questo attacco da parte del governo ha sottolineato Rotondaro rappresenti un modo per tentare di espugnare Firenze governata dal centrosinistra. Ma in questa città non hanno le forze politiche in grado di esprimere un programma serio e responsabile da sottoporre ai cittadini. In questi anni hanno fatto un'opposizione inesistente, mai niente di concreto e proposte alternative alle nostre. Hanno saputo solo dire no. Ritengo che anche sulla tramvia ci facciano fare un passo indietro, perché questa opera si realizzerà comunque senza però i miglioramenti proposti frutto del dialogo fra l'Amministrazione e la città"."Vorrei sottolineare nuovamente ha concluso Pettini che noi abbiamo un progetto che sotto il piano politico-amministrativo è stato deciso da molto tempo e ha avuto gli avalli locali e nazionali da governi di centrodestra e di centrosinistra. Adesso siamo a una fase meramente tecnica, in cui si tratta semplicemente di fare aggiustamenti. Si cerca invece di bloccare le cose quando ormai sono arrivate a un livello attuativo, mettendo in difficoltà gli stessi tecnici del ministero che hanno già espresso il loro parere. Un modo di far politica assolutamente sbagliato, che fa male alla città e al Paese, perché coloro che si esprimono sono ministri di questo governo. Alla politica spetta il compito dell'indirizzo e delle scelte, poi la realizzazione pratica spetta ai livelli tecnici. Questa entrata a gamba tesa' da parte di un ministro ci porta indietro di decenni e blocca lo sviluppo della città". Pettini ha poi allargato il ragionamento, sottolineando come la crisi energetica, il prezzo del petrolio oscillante ma destinato inevitabilmente ad aumentare a causa della diminuzione della risorsa abbiano già fatto capire a molti cittadini che "la risposta del trasporto privato individuale non sarà più sostenibile. Non solo dal punto di vista della salute, ma anche economico. Noi abbiamo avuto in questa città la lungimiranza di progettare un sistema che permetterà una mobilità elevata, ma a prezzi contenuti. Una sorta di enorme car sharing. Efficiente, moderno, pulito. Quello che il ministro Matteoli vuole fare è bloccare tutto questo".(fd)