Tramvia, Razzanelli (Udc): «Il ministro Bondi e l'onorevole Bonaiuti hanno ragione a fermare questa follia. Insieme a loro ci penseranno i fiorentini alle prossime amministrative»

Questo il testo dell'intervento di Mario Razzaneli, capogruppo dell'Udc:«L'atteggiamento del sindaco dovrebbe preoccupare tutta la città. Negli ultimi giorni precedenti al referendum aveva accusato i promotori di infiltrazioni fasciste nell'intento di mobilitare la sinistra contro l'estrema destra cercando di riconquistare qualche voto riportando in auge l'obsoleta questione tra comunisti e fascisti, ma il disegno non gli è riuscito. Adesso la contrarietà alla tramvia farebbe capo a circoletti massonici. Credo che queste siano affermazioni gravi e false perché al referendum contro la tramvia in piazza del Duomo e al progetto in generale si è formato uno schieramento trasversale indipendente da appartenenze politiche e non di qualsiasi tipo ed è forse questo che disturba di più il sindaco di Firenze. Se oggi spendesse qualche migliaia di euro per un sondaggio e domandasse quanti fiorentini vogliono il treno in piazza Duomo si accorgerebbe che siamo tra il 65 e il 70%. In termini referendari, se tornassimo a votare, perderebbe il 65% contro il 35%, perché i fiorentini e le associazioni di categoria, man mano che vengono a conoscenza del progetto, si rendono conto che si tratta di una vera e propria ferrovia ancorché "leggera" che niente ha a che vedere con il tram e non risolve il problema del traffico e dell'inquinamento. Il referendum sulla tramvia non solo è stato vinto perché i referendum consultivi non hanno quorum ma il fatto politico più importante è che ha diviso per la prima volta la sinistra a Firenze e portato a disubbidire agli ordini del partito il 40% degli elettori. Il ministro Bondi ha ragione e Bonaiuti altrettanto a fermare questa follia ed insieme a loro ci penseranno i fiorentini alle prossime elezioni amministrative del 2009». (fn)