Precari Cnr, Pettini (La Sinistra): «Attuare piano per il reclutamento, su base nazionale, di 3000 unità»
«E' indispensabile che sia immediatamente attuato il piano concordato tra il consiglio nazionale delle ricerche ed i sindacati per il reclutamento di 3000 unità, su base nazionale, entro la fine del 2011». Lo ha detto Luca Pettini, capogruppo della sinistra, a proposito del «presidio permanente attivo presso l'area di ricerca di Firenze del Cnr a seguito della assemblea dei lavoratori indetta da Cgil, Cisl e Uil per denunciare, per 241 lavoratori precari, la perdita del posto di lavoro».«Contemporaneamente ha aggiunto Pettini ci deve essere il ritiro di ogni atto del governo emanato o da emanare su blocco del turn over, taglio delle piante organiche, regime autorizzativo per i concorsi e le assunzioni, emendamento ammazza-precari, limite dei tre anni sui lavoratori precari, che ostacola l'immediata realizzazione del piano. Piano finanziato con risorse interne che non comporta l'aggravio dei conti pubblici per neanche un solo Euro. Sono necessari, anzi, atti finalizzati alla sua piena auttuazione ed al riconoscimento, nei percorsi selettivi, delle esperienze maturate in qualsiasi condizione contrattuale».«I provvedimenti estivi e quelli in corso di approvazione da parte del Governo ha rilevato il capogruppo de La Sinistra - determineranno l'affossamento della ricerca pubblica e la dispersione del patrimonio di conoscenze e persone costruito faticosamente in questi anni. Questi lavoratori sono concentrati nella fascia di età tra i 30 ed i 45 anni e rappresentano il presente della ricerca italiana e l'unica possibilità di avere un domani se saranno messi nelle condizioni di trasmettere esperienza e professionalità ad altri. Fino ad oggi la quasi totalità di questi lavoratori si è procurata il proprio stipendio su fondi esterni senza gravare sui bilanci dello stato, le norme volute dal governo piuttosto che premiarli, impediranno loro di proseguire la loro attività di ricerca».«La stessa scelta di sviluppo urbanistico del Polo Scientifico secondo Pettini - sarebbe un fallimento ed un oneroso sperpero di pubblico denaro se ad essa non corrispondessero concrete politiche per lo sviluppo della ricerca e la valorizzazione del personale. Ho già chiesto la convocazione di un consiglio comunale straordinario per discutere, urgentemente, di questi temi e mostrare la solidarietà della città ai ricercatori stabili e precari.Siamo ancora in tempo per salvare la ricerca pubblica e la città deve fare la sua parte invitando sindaco, assessori e consiglieri a portare nei prossimi giorni anche direttamente la propria solidarietà ai lavoratori che oggi sono saranno a Roma per manifestare sotto il Ministero le proprie ragioni». (fn)