Una mostra di Enzo Butera da domani all'Ospitale delle Rifiorenze, l'assessore De Siervo: "Un luogo di accoglienza dove si può fare anche promozione culturale"

L'arte e la cultura al di fuori dei circuiti tradizionali. E' con questo obiettivo che domani all'Ospitale delle Rifiorenze si inaugura la mostra "Disagi e amori" di Enzo Butera. Quaranta opere fra quadri, sculture e ceramiche saranno esposte da domani al 31 ottobre (orario 15-23, ingresso libero) in piazza Piattellina 1, dove ha sede la struttura che nei mesi estivi offre ospitalità a un turismo per lo più giovanile e in inverno diventa luogo di accoglienza per i senza fissa dimora."Siamo lieti – ha sottolineato l'assessore all'accoglienza e integrazione Lucia De Siervo – che questa esperienza dell'Ospitale attiva con successo da tre anni sul tema del turismo sostenibile, riesca anche a svolgere una funzione di promozione culturale, che fra l'altro rientra nella mission della struttura. La mostra di Butera è l'ultimo esempio di una serie di iniziative, concentri e incontri che vanno proprio in questa direzione".Nell'occasione l'assessore De Siervo ha tracciato un bilancio sull'attività turistica dell'Ospitale delle Rifiorenze (inserito nella guida francese Routard 2008) per il 2008 che ha registrato 2600 presenze, con un incremento rispetto all'anno precedente. In particolare sono stati ospitati gruppi stranieri scolastici e universitari: Università di Grenoble, Università di Washington, Liceo di Benrath (Dusseldorf), Ecole Waldorf de Luxembourg, Brighton College e poi altri gruppi quali Pax Christi, il Cej francese "Centro europeo della gioventù", l' Associación Esplai Esquitx di Barcellona. Altri singoli e gruppi sono giunti da Inghilterra, Germania, Spagna, Ungheria, Usa, Cina, Giappone, Corea. Successo anche per l'iniziativa dei "Percorsi" (a piedi, in bici, in bus, in treno) che portano a conoscere luoghi della solidarietà nascosti e poco noti.La mostra (inaugurazione domani alle 18,30) "Disagi e amori" rappresenta un messaggio dell'artista che vuol far capire che solo con l'amore si può affrontare il disagio e che senza amore il disagio è inevitabile. "Ho accettato di esporre le mie opere in un luogo come questo – ha sottolineato Butera – che si presta al meglio al tema affrontato e perché ritengo giusto che la cultura arrivi a parlare laddove ci sono le persone. Sono certo che la vitalità dell'Ospitale delle Rifiorenze risponda al meglio a questa esigenza".(fd)