Razzanelli (Udc): «Un sindaco che non ama Firenze e la democrazia»

Questo il testo dell'intervento di Mario Razzanelli, capogruppo dell'Udc:«E' preoccupante che ci sia un Sindaco così poco rispettoso delle regole della democrazia che arrivi ad affermare di aver vinto il referendum del 17 di febbraio adducendo che solo due fiorentini su dieci avrebbero votato contro la tramvia in Piazza Duomo che in realtà sono quasi tre se si escludono gli stranieri. E con un salto degno di un saltimbanco conclude che otto su dieci sono favorevoli. La verità è un'altra. Il referendum lo ha perso lui brutalmente nonostante l'impegno del partito, delle Coop, delle pseudo associazioni ambientaliste che hanno ubbidito agli ordini del partito ed il richiamo all'ordine dei vari big del partito da Veltroni a Rutelli chiamati in difesa di un progetto che nemmeno conoscevano. Ma se valesse il ragionamento di Domenici, lui stesso dovrebbe dimettersi immediatamente dalla carica di sindaco perché nel 2004 al ballottaggio è stato votato solo da tre cittadini su dieci ed io avrei vinto il referendum sul 'Mostro "di Gavinana" perchè meno di tre cittadini su dieci erano favorevoli alla Coop. Mi dica Domenici quando è che si vince. Ma la verità è un'altra: quello sul "mostro" di Gavinana è stato perso, mentre è stato stravinto quello sulla tramvia che per la prima volta diviso la sinistra a Firenze e portato a disubbidire agli ordini il 40% degli elettori di sinistra. Tanto è vero che i lavori delle linee 2 e 3 sono sostanzialmente fermi ed i fiorentini, se lo metta bene in testa Dmoneici, gli impediranno di far passare il treno in piazza Duomo e nella città.Le soluzioni alternative ci sono ed il sindaco lo sa benissimo solo che non le ha mai volute prendere in considerazione.Matura sempre di più ogni giorno che passa la necessità di una lista civica che fermi il "sacco " di Firenze programmato da questa amministrazione. Una lista civica trasversale su un programma preciso e concreto per risolvere i problemi della città, compreso quello legato alla realizzazione della tramvia.Con Renzi , Pistelli, e Cioni la musica non cambierà. Tutti e tre vorrebbero rappresentare il nuovo che avanza, ma fanno parte organica di un maggioranza che ha gestito e gestisce in modo catastrofico questa città. Ma dove erano in questi ultimi quindici anni per impedire che il centro di Firenze si svuotasse di 100.000 fiorentini sostituiti da 100.000 buche che fanno concorrenza ad un groviera svizzero? E dove erano i loro partiti che sono al governo di Firenze? Hanno appoggiato e sostengono, contro la volontà dei fiorentini, scelte come la tramvia in piazza Duomo e tengono all'oscuro la città su un progetto come il sottoattraversamento dell'alta velocità ancora più invasivo, costoso ed inutile della tramvia.Con lo pseudo bagno di democrazia delle primarie stanno provando ad ipnotizzare i propri elettori cercando di farli dimenticare la dura realtà che è ormai sotto gli occhi di tutti di una Firenze che si allontana sempre di più da chi ci vive. Con questi uomini la città continuerà a degradare esattamente come è accaduto nei quindici anni precedenti. Altrimenti se ci fosse veramente la volontà di cambiare la coerenza gli imporrebbe di dimettersi in blocco. Solo allora potrebbero diventare credibili.(fn)