Lavori al Teatro Comunale, il vicesindaco Matulli: "Nessuna polemica, ma è necessario collaborare per non trascurare le esigenze di tutti"
"Non voglio fare polemica, ma è necessario collaborare per non trascurare le esigenze di tutti". È quanto dichiara il vicesindaco Giuseppe Matulli in merito alla polemica nata intorno ai ritardi nei lavori di rimozione dell'amianto al Teatro Comunale."Il 27 giugno 2007 racconta il vicesindaco partecipai ad un consiglio aperto del Quartiere 1 che ebbe luogo in una saletta dell'hotel Jolly. Il tema in discussione era la cantierizzazione della linea tranviaria, la riduzione temporanea a senso unico di via il Prato e le conseguenti modifiche della viabilità nella zona. L'assemblea accesa, come sempre quando si annunciano disagi, unì alle richieste di chiarimenti, assicurazioni, diffide, accuse e via dicendo, anche analoghe richieste per quanto concerneva il protrarsi del cantiere di via Magenta (del quale non mi ero mai occupato ma del quale venivo investito per gli effetti sulla convivenza e la mobilità nell'area). In quella occasione aggiunge il vicesindaco presi l'impegno di occuparmi della vicenda, sulla quale non ero in grado di fornire alcuna informazione, che cercai di assumere da chi seguiva quel cantiere. Appresi così che si trattava di lavoro molto delicato (asportazione di amianto) da svolgere con particolare cura e precauzione. Constatai che chi seguiva il cantiere per conto dei Servizi Tecnici comunali lo faceva con grande diligenza affrontando le difficoltà di mettere insieme una sufficiente programmazione di giorni che consentisse di sviluppare adeguatamente il lavoro per giungere a conclusione". Il vicesindaco prosegue nella ricostruzione della vicenda. "Chiesi all'assessore alla cultura la collaborazione per ottenere una programmazione dell'attività teatrale concordata e mettere così l'impresa in condizioni di operare più speditamente. Di queste informazioni diedi conto ai residenti nell'area interessata dicendo che occorreva sopportare il disagio di quel cantiere che comunque da parte del Comune si sarebbe fatto il possibile per accelerare i tempi nel senso detto. Da parte dei nostri tecnici sono stato più volte informato che la programmazione concordata non veniva sempre rispettata e che talvolta l'interruzione veniva imposta senza preavviso (sicuramente per ragioni fondate ma non per questo prive di conseguenze sulla durata dei lavori). Di queste lamentele continua Matulli esiste anche una qualche corrispondenza fra residenti, Comune e Teatro Comunale"."Le mie considerazioni sulla necessità che sia più facile sopportare i disagi di un cantiere rendendoli più brevi nel tempo se tutti ce ne facciamo carico, non può essere rivolto soltanto ai residenti o agli operatori economici che vivono sulle aree interessate dai lavori in corso' sottolinea il vicesindaco . E mio commento estemporaneo voleva sottolineare la necessità di una comprensione reciproca che doveva realizzarsi con uno sforzo inevitabilmente maggiore da parte del Teatro Comunale la cui attività, con tutta la considerazione che merita, costituisce tuttavia oggettivamente un fattore ritardante l'esecuzione dei lavori e dunque fonte di disagio per lo stesso Teatro ma anche per tutto quel pezzo di città che ne subisce le conseguenze. Non mi interessa formulare accuse nei confronti di chicchessia (meno che mai nei confronti degli orchestrali e del Soprintendente ai quali va la mia ammirazione) ma nemmeno posso dimenticare il disagio dei cittadini che siamo chiamati a rappresentare. Così come non mi interessano audizioni che accertino presunte responsabilità (che poi in definitiva non esistono perché ognuno ha cercato al meglio di fare il proprio dovere e il proprio lavoro). L'importante conclude il vicesindaco Matulli è sottolineare la necessità e realizzare il necessario grado di collaborazione per non trascurare l'esigenze di tutti". (mf)