Patto di Amicizia tra Firenze e Ningbo. Gli assessori Gori e Giani. "Abbiamo realizzato un ponte che avvicina le due città e che incrementerà gli scambi culturali, imprenditoriali ed economici"
È stato siglato stamani nella Sala di Lorenzo di Palazzo Vecchio il Patto di Amicizia tra Firenze e Ningbo, approvato dal Consiglio Comunale all'unanimità, lo scorso 15 settembre.L'assessore alle Relazioni Internazionali e Gemellaggi Eugenio Giani e l'assessore alle attività produttive, politiche per il turismo, sistema moda, promozione internazionale Silvano Gori hanno firmato il protocollo insieme al presidente dell'Assemblea Consultiva del Popolo della città di Ningbo Wang Zhuohui."La tappa di oggi è il risultato di anni di lavoro ed impegno che hanno prodotto risultati importanti ha sottolineato l'assessore Silvano Gori . Le due città hanno molti comuni denominatori; tra questi, la cultura storica antica. Il simbolo del David a Ningbo non è solo della città di Firenze ma dell'Italia intera e di una fondamentale epoca per la nostra storia"."Firenze è molto orgogliosa di questa collaborazione con la prestigiosa città cinese ha commentato l'assessore Eugenio Giani . Il nostro David a Ningbo è motivo di orgoglio ed onore per tutta la città".Nel Patto di Amicizia si sottolinea che le due città sono "animate da un comune impegno volto a rafforzare i legami culturali, sociali ed economici tra le rispettive popolazioni"."Questi trattati di amicizia possono essere una buona risposta a tutti i conflitti ed i contrasti che ci sono nel mondo ha sottolineato il capo delegazione Wang Zhuohui . Noi siamo venuti da Ningbo per sottoscrivere il Patto di Amicizia e per sviluppare i nostri rapporti in ogni settore. Quella scritta oggi, è una nuova pagina scritta con la città di Firenze. Anche in Cina sappiamo che Firenze è la culla del Rinascimento, una delle città più importanti nel mondo a livello storico e culturale. Anche Ningbo, in Cina, è molto importante per la sua cultura e la sua storia".Con la firma del Patto di Amicizia, le due città si impegnano a rafforzare la collaborazione "nei vari ambiti dell'Amministrazione Comunale, nei settori della cultura (favorendo iniziative per approfondire la conoscenza della storia, arte, cultura e tradizioni popolari di entrambe le città, promuovendo occasioni di incontro e scambi fra le scuole di ogni ordine e grado), dell'economia (promuovendo iniziative commerciali, favorendo, in particolare, lo studio del sistema delle piccole imprese e dei distretti toscani, con particolare riferimento ai settori tessile, abbigliamento e calzaturiero), della scienza e della tecnologia (sostenendo anche la cooperazione in altri ambiti di reciproco interesse), dell'istruzione (favorendo contatti, attività e scambi fra le università e gli istituti scolastici, con particolare riferimento ai rapporti intrapresi con l'Istituto Internazionale per il Fashion Design & Marketing Polimoda e l'Accademia di Belle Arti, di Firenze), del turismo (condividendo informazioni su eventuali campagne di promozione turistica).Tra gli impegni assunti dalle due città, ci sono anche la "promozione e lo sviluppo delle imprese toscane presenti nella città di Ningbo e nella provincia dello Zhejiang e lo sviluppo delle imprese della provincia dello Zhejiang presenti a Firenze e nella provincia di Firenze".Al termine della cerimonia, le due delegazioni hanno pranzato insieme nella Sala degli Elementi a Palazzo Vecchio, nel pomeriggio saranno ospiti dell'associazione Borgognissanti, visiteranno il Cenacolo in piazza Ognissanti e durante la cena presso la trattoria "13 Gobbi" riceveranno numerosi regali offerti dai commercianti di Borgognissanti. Domani mattina visiteranno il parco di Villa Vogel dove, a novembre, saranno collocate le due statue donate alla città di Firenze. Sempre domani, parteciperanno alla serata di gala presso la tenuta "La Bagnaia" in provincia di Siena.Il Patto di Amicizia siglato oggi a Firenze, rappresenta una delle quattro tappe del viaggio in Europa della delegazione di Ningbo che è già stata a Vienna e Verona e che terminerà a Roma.Ma stamani è stata anche l'occasione per parlare delle due statue donate dalla città di Ningbo a Firenze, come segno di ringraziamento per aver ricevuto la copia del David di Michelangelo."Oggi, il tempo è maturato, il frutto è caduto e può essere raccolto. Ogni processo necessita dei suoi tempi, anche lunghi" ha spiegato il capo delegazione Wang Zhuohui riferendosi alla collocazione delle due statue donate da Ningbo ed aggiungendo che "grazie alle notizie riportate dalla stampa sulle difficoltà incontrate per la collocazione delle due statue, Ningbo ha ricevuto molta pubblicità gratuita e questo è un fatto importante".Alla firma del Patto di Amicizia erano presenti anche il console cinese a Firenze Gu Honglin ("Questa firma rappresenta un momento di raccolto. Ora Firenze è una città con due piedi in Cina: a Nanchino ed a Ningbo. Possiamo essere i protagonisti che scrivono una nuova storia che sarà ricordata anche dai nostri figli. Un grande grazie perché avete sempre accolto i tanti cinesi che sono venuti a vivere qui"), Giuseppe D'Eugenio, presidente del Quartiere 4 che "ospiterà" le due statue donate da Ningbo ("A suo tempo avevo chiesto all'Amministrazione di cercare insieme la collocazione per le due statue più bella, più confacente, più possibile nel verde. La sede che è stata scelta è un grande dono per noi, per il nostro quartiere e per tutta la città"), Rosa Maria di Giorgi, vice presidente del Consiglio Comunale ("Abbiamo siglato questo patto, in un'atmosfera di pace e di fratellanza fra i popoli. Firenze, ancora una volta, si conferma luogo di incontro valorizzando gli intrecci fra i popoli, proprio perché, nei secoli, è stata un intreccio di popolazioni e di culture"), Lorenzo Marzullo presidente della commissione pace e solidarietà internazionale ("Firenze è contraria al motto «se vuoi la pace organizza la guerra». Noi perseguiamo la pace, preferiamo atti come quello di oggi. Preferiamo costruire ponti di dialogo e di incontro tra i popoli che permettano di superare gli ostacoli e le divergenze") e Mario Razzanelli dell'associazione Italia-Cina Toscana ("Oggi si è concluso un percorso iniziato nel 2003. Con la collocazione delle due statue a Villa Vogel ed il Patto di Amicizia siglato questa mattina si apre una strada molto importante per la città di Firenze, sia dal punto di vista culturale che commerciale. A Ningbo non è stato donato solo il David di Michelangelo, è stato donato un simbolo del nostro Rinascimento, della nostra storia, perché anche una civiltà millenaria come quella cinese possa incontrarsi con la nostra cultura e testimoniare il legame tra le due città. Tutto questo è stato possibile grazie all'opera delle istituzioni e degli uomini che le portano avanti").Questi i nomi dei partecipanti alla delegazione cinese.Wang Zhuohui, Chairman of Chinese People's Political Consultative Conference (CPPCC), Ningbo Committee.Zhang Bingli, presidente del Ningbo Daily.Zhang Changjun, Director of Research Department of CPPCC, Ningbo Committee.Meng Qinghai, Deputy Director of Foreign Affairs Office, Ningbo Municipal Government.Sun Jianming, Division Chief of Research Department of CPPCC, Ningbo Committee.Lin Liming, Division Chief of Foreign Affairs Office, Ningbo Municipal Government.Wong Xinjie, giornalista del Ningbo Daily e interprete.Due "curiosità" su Firenze e Ningbo.Firenze e Ningbo hanno siglato il Patto di Amicizia poiché Firenze è già gemellata con una città cinese: si tratta di Nanchino. Il Patto di Gemellaggio fu siglato dall'allora sindaco Elio Gabbugiani ed il regolamento del Comune di Firenze permette un solo gemellaggio con una sola città per ogni nazione.La città di Ningbo era già nota a Firenze almeno dal 1500. Infatti, nel Museo di Palazzo Vecchio, nella Sala delle Carte Geografiche, esiste una mappa di una zona della Cina, ancora poco conosciuta, risalente al 1576, dove l'unica città indicata, è proprio Ningbo, a sottolineare che i rapporti commerciali tra Firenze e Ningbo risalgono, addirittura, ad oltre 5 secoli fa ed oggi sono stati rinnovati. (uc)