Bianchi (FI-Pdl): «FirenzInBici ora critica le rimozioni ma nel 2006 si comportò diversamente»

«Meno male che oggi l'associazione FirenzeInbici si è espressa contro le facili rimozioni delle bici effettuate dall'amministrazione comunale: nel 2006 si dimostrò invece favorevole alla loro eliminazione dalle rastrelliere». E' quanto hanno dichiarato il consigliere di Forza Italia-Pdl Jacopo Bianchi e il presidente del comitato LaportAccanto Antonio Lenoci«Due anni fa – ricordano Bianchi e Leoci – in alcuni quartierei della città la sinistra attuò l'operazione "rastrelliera pulita" sequestrando però diverse biciclette che invece non erano abbandonate bensì semplicemente parcheggiate e legate alla rastrelliera con tanto di lucchetto».«Dopo l'appello lanciato dal presidente del Comitato LaportAccanto, Antonio Lenoci – ha spiegato Bianchi - l'associazione FirenzeInbici, attraverso il presidente Gianni Lopes Pegna si dichiarò invece favorevole alla politica punitiva della sinistra. La risposta di FirenzeInbici fu: "Ci sono molte persone che intendono la rastrelliera sotto casa come una estensione della cantina dove lasciare biciclette vecchie che non usano un quarto delle biciclette legate alle rastrelliere sono rottami inutilizzabili».«Siamo contenti che oggi la pensi diversamente – hanno concluso Bianchi e Lenoci – speriamo ora che non cambi nuovamente idea. Tuttavia è bene ricordare che sono due le associazioni che raccolgono i ciclisti fiorentini: un cittadino può dunque scegliere tra chi difende meglio i suoi diritti. Nel sito web www.laportaccanto.com è presente la cronistoria della lotta alle rimozioni indiscriminate». (fn)