Progetto nuovo stadio, Donzelli (AN-Pdl): «Non soccorreremo il PD per approvare il piano strutturale. I numeri cerchi nella sua maggioranza»

«Da anni chiediamo un nuovo stadio e dal 1999 il centrodestra ha indicato l'area di Castello come la zona più indicata ad accoglierlo. E' importante ridare respiro al quartiere del Campo di Marte e fiducia alla squadra della città. Siamo favorevoli a creare un nuovo stadio a Firenze e a trovare soluzioni sostenibili per il Franchi». Lo ha detto il consigliere Giovanni Donzelli (AN-Pdl) che è anche componente della commissione cultura e sport.«Ribadita la nostra volontà di dotare la città di un nuovo impianto – ha aggiunto l'esponente del centrodestra - dobbiamo anche ribadire che non potremo mai prescindere da ruoli, modalità e strumenti. L'opposizione è disponibile ad un atteggiamento costruttivo sul tema, ma non è percorribile l'ipotesi di diventare "stampella" alle forzature del sindaco Domenici.Se il primo cittadino ha cambiato idea e vuole rinunciare al parco a Castello, è una sua scelta. Se Domenici si lascia dettare la linea politica da alcuni imprenditori e dai cori della curva è un problema della sua maggioranza. Quando la giunta porterà in consiglio il piano strutturale modificato per includere lo stadio, noi lo prenderemo in considerazione nel suo insieme: dalle scelte urbanistiche, alla viabilità, dalla tramvia ai parcheggi».«Valutando l'insieme, quindi – ha concluso Donzelli – non potremo fare altro che votare contro il piano strutturale. Se hanno i numeri per approvarlo come maggioranza facciano pure da soli. Sono quattordici anni che il centrosinistra governa Firenze, seminando disastri e malcontento, quello che potevano e volevano realizzare ormai è stato fatto, questo iperattivismo a tempo scaduto non ha alcuna credibilità. Cosa hanno fatto i vertici del Partito Democratico per realizzare il nuovo stadio negli ultimi quattordici anni? E noi dovremmo credere ora alla buona volontà di farlo in pochi mesi? Domenici ha gettato il sasso nello stagno non per risolvere il problema, ma per inquinare la ormai prossima campagna elettorale». (fn)