Progetto del nuovo stadio, Nardella (presidente commissione sport): «Le dichiarazioni del sindaco non volevano escludere il consiglio da decisioni importanti per il futuro della città»

«Le dichiarazioni rilasciate dal sindaco subito dopo la presentazione del "Viola city" non contenevano né toni trionfalistici né volevano esautorare il consiglio delle sue funzioni. Il sindaco Domenici ha espresso soltanto la sua posizione sulla vicenda e mi sembra chiaro che non sarà preso nessun impegno concreto sul progetto senza il parere del consiglio comunale». Lo ha detto il presidente della commissione cultura, istruzione e sport Dario Nardella intervenendo questo pomeriggio in consiglio comunale.«La richiesta avanzata oggi da alcuni consiglieri di una seduta tematica sull'argomento è pleonastica - ha aggiunto Nardella - perché comunque, se saranno apportare modifiche al piano strutturale, dovranno passare obbligatoriamente dalla seduta consiliare. Occorre rispettare ciò che è stato fatto fino ad oggi: mi riferisco alla delibera di indirizzi alla convenzione tra Comune di Firenze e Fiorentina per la gestione dello stadio, approvata da questo consiglio, che contiene un'idea innovativa di sviluppo della città e una serie di strumenti come una commissione di lavoro composta da rappresentanti del Comune e della Fiorentina che provveda all'individuazione di un'area su cui collocare il progetto di un nuovo stadio».«La delibera – ha evidenziato ancora il presidente Nardella - prevede infatti che entro fine ottobre si costituisca questa commissione. Quanto all'architetto Fuksas, che ha dichiarato di aver pensato il progetto per Firenze, se è confermata la voce che si tratterebbe dello stesso progetto ideato per la città di Salisburgo, credo che la sua nuvola si sia posata sulle carte di lavoro confondendogli le idee. Non fa onore ad un grande architetto come lui riproporre, seppure allo stadio iniziale di concept, un progetto già elaborato molti anni fa per un'altra città. Firenze e i Della Valle – ha concluso Nardella - non meritano di essere presi in giro». (fn)