Donzelli (AN-Pdl): «Il Comune anticipi il ddl Carfagna. Multe per prostitute e clienti»

«Non sappiamo quanto tempo ci vorrà per approvare definitivamente il disegno di legge del Ministro Carfagna in tema di prostituzione e, quindi, quando diventerà immediatamente applicabile ma è tuttavia certo che di notte i marciapiedi di Firenze si trasformano in un vero e proprio bordello. E' necessario quindi prevedere un'ordinanza comunale che anticipi fin da subito gli effetti del provvedimento in discussione in Parlamento».Lo ha detto Giovanni Donzelli, consigliere di AN-Pdl e componente l'esecutivo nazionale di Alleanza Nazionale annunciando «la presentazione di una mozione per prevedere multe di duecento euro per prostitute e clienti, esattamente come avvenuto a Roma con l'ordinanza di Alemanno».«Quello che ha fatto il sindaco di Roma può essere replicato nella nostra città può fare lo stesso – ha aggiunto Donzelli – è inoltre necessario incrementare i servizi offerti, nelle strutture di accoglienza e gli interventi di sostegno psicologico e reinserimento dei soggetti dediti alla prostituzione, garantendone l'anonimato. Dietro al fenomeno c'è la tratta degli esseri umani, lo schiavismo a danno di minorenni, storie di violenza e sopraffazione. Oltre, ovviamente, al degrado e la sporcizia conseguenti. La mattina a Novoli i bambini camminano su tappeti di residui organici e profilattici, senza contare il pericolo di incidenti stradali per la distrazione di chi è alla guida. I rimedi proposti dall'assessore Graziano Cioni si sono dimostrati tutti inefficaci, è ora di risolvere veramente il problema». (fn)Questo il testo della mozione:MOZIONE:"INTERVENTI DI CONTRASTO ALLA PROSTITUZIONE SU STRADA E TUTELA DELLA SICUREZZA URBANA"Premesso che il fenomeno della prostituzione esercitato su strada ha notevole diffusione sul territorio comunale di Firenze.Che spesso le persone dedite alla prostituzione sono vittime della tratta degli esseri umani e sfruttate da organizzazioni criminali;Ritenuto che tale comportamento si manifesta spesso con atteggiamenti indecorosi e indecenti da parte delle persone che praticano la prostituzione, tanto da offendere la pubblica sensibilità e generare episodi di tensione nella cittadinanza;Constatato anche il verificarsi di situazioni igienico - sanitarie pericolose per la salute pubblica, stante i rifiuti ed i residui organici che vengono reperiti nei luoghi abitualmente frequentati dalle persone dedite alla prostituzione;Ritenuto che l'esercizio dell'attività di meretricio produce gravi situazioni di turbativa alla sicurezza stradale, a causa di comportamenti gravemente imprudenti, in violazione del Codice della Strada, di soggetti che, alla guida dei propri veicoli, sono alla ricerca di prestazioni sessuali;Considerato che l'abbigliamento indecoroso e indecente spesso utilizzato per l'esercizio della prostituzione è motivo di distrazione per gli utenti della strada e causa di frequenti incidenti stradali;Ricordato che l'art. 18 del D.Lgs 25 luglioo 1998 n° 286 e successive modifiche prevede, nell'ambito dei delitti previsti dall'art. 3 della Legge 20 febbraio 1958 n° 75, misure a tutela degli stranieri vittime di violenza o grave sfruttamento, accertati anche nel corso di interventi assistenziali dei servizi sociali degli Enti Locali;Visto il margine di miglioramento nei servizi offerti dal comune di Firenze, nelle strutture di accoglienza e in interventi di sostegno psicologico e reinserimento dei soggetti sopraindicati, garantendo l'anonimato;Visto il regolamento di polizia municipaleVisto l'art 2, lett. A), del decreto del Ministro dell?interno del 05/08/2008, ove è previsto che il Sindaco interviene per prevenire e contrastare lo sfruttamento della prostituzione;Vista l'ordinanza n° 242 del 16/09/2008 del Comune di RomaVisto il Disegno di legge del Governo in tema di prostituzione.IL CONSIGLIO COMUNALE DI FIRENZEImpegna il sindacoAD EMANARE UN'ORDINANZA IN CUI SI PREVEDA:Il divieto a chiunque, sulla pubblica via e su tutte le aree soggette a pubblico passaggio del territorio del Comune di Firenze, di contattare soggetti dediti alla prostituzione ovvero concordare con gli stessi prestazioni sessualiIl divieto inoltre di assumere atteggiamenti, modalità comportamentali ovvero indossare abbigliamenti che manifestino inequivocabilmente l'intenzione di adescare o esercitare l'attività di meretricio.Ferma restando l'eventuale applicazione delle sanzioni penali previste dalle leggi in vigore e fermi i limiti edittali fissati per le violazioni ad altri regolamenti adottati dall'amministrazione, per la violazione della ordinanza in questione di stabilire l'importo del pagamento, in misura ridotta, nella somma di euro 200,00.AD INCREMENTAREI servizi offerti, nelle strutture di accoglienza e in interventi di sostegno psicologico e reinserimento dei soggetti sopraindicati, garantendo l'anonimato.