Cruccolini, Pieri e Giani: «Non ci saranno le inziative di fair play per Fiorentina-Bologna»
«Siamo qui per protestare come rappresentanti istituzionali dopo la decisione del ministero dell'interno di non far entrare allo stadio i tifosi senza abbonamento di Fiorentina e Bologna». E' quanto hanno dichiarato congiuntamente il presidente del consiglio comunale Eros Cruccolini, il vicepresidente del consiglio comunale Massimo Pieri e l'assessore allo sport Eugenio Giani.«Da tanti anni ha spiegato il vicepresidente vicario Massimo Pieri - abbiamo cercato, come istituzione, di instaurare un buon rapporto con il Bologna e la sua tifoseria a cominciare dalle partite amichevoli che abbiamo organizzato tra i rappresentanti politici delle due città. Quest'anno avevamo deciso di rilanciare quest'attività e, insieme al presidente del consiglio provinciale Massimo Mattei, l'idea era quella di giocare una partita amichevole con i consiglieri comunali e provinciali di Bologna e successivamente di vedere insieme la partita di calcio allo stadio, la stessa cosa che tra l'altro faremo a Verona il 5 ottobre prima della partita del Chievo contro la Fiorentina. Purtroppo ha spiegato Pieri - per le decisioni prese dal ministero dell'interno questo non ci sarà permesso. Vorrei sottolineare che chi ha preso questi provvedimenti dimostra incompetenza e soprattutto di non conoscere la storia della nostra tifoseria, della nostra città e delle due società di calcio».«La proposta di giocare l'amichevole tra i rappresentanti istituzionali - ha evidenziato il presidente Cruccolini - e di guardare la partita insieme ai presidenti del consiglio provinciale e comunale di Bologna era stata approvata dalla conferenza dei capigruppo riscontrando unanimità da tutti i gruppi politici.Le partite di calcio non si devono limitare al momento di gioco sul campo ma potrebbero essere l'occasione per far avvicinare due città, approfondire insieme alcune tematiche e creare una relazione fra i livelli istituzionali per cercare di contrastare la violenza negli stadi. Proibire e penalizzare i tanti per colpa di pochi ha aggiunto Cruccolini - è spesso un elemento che scatena reazioni opposte e negative, occorre invece fare rete, cercare di educare le tifoserie a livello locale».«La mia proposta ha continuato il prtersidente del consiglio comunale - è quella di mandare una lettera congiunta, tra assessorato allo sport e consiglio comunale, al ministero dell'interno per far capire che siamo noi gli interlocutori giusti per decidere i provvedimenti concreti da prendere».«Condivido le proposte avanzate da Pieri e Cruccolini ha detto l'assessore allo sport Eugenio Giani - le valutazioni che sono state fatte al ministero non hanno contemplato alcuni tasselli che come città abbiamo cercato di costruire in questi anni: nono ci sono più tra le due tifoserie le rivalità di 20 anni fa: Ivan Dall'Oglio era stato invitato dai commercianti di via dei Neri a ritirare un premio, un riconoscimento che veniva quindi dal cuore della città e della tifoseria viola. Quando si prendono certe decisioni il metodo deve essere quello non di proibire l'accesso agli stadi ma di responsabilizzare le tifoserie. La mia proposta è quella di esporre da Palazzo Vecchio, accanto alle bandiere dell'Unione Europea e di Firenze, anche quella della città di Bologna in segno di amicizia proprio nel giorno in cui si gioca la partita».«Infine ha concluso l'assessore Giani - potremmo portare in discussione in consiglio comunale, in modo da avere il parere di tutte le forze politiche, un ordine del giorno da indirizzare al ministero dell'interno per spiegare qual è la nostra posizione in merito alla vicenda». (fn)