Nuovo Palazzo di Giustizia, la commissione urbanistica incontra il prefetto De Martino
"Le necessità tecniche e finanziarie relative al trasferimento degli uffici e delle sedi giudiziarie presso il nuovo Palazzo di Giustizia di Novoli". Questo il tema dell'incontro in Prefettura della commissione urbanistica, presieduta da Antongiulio Barbaro, con il prefetto di Firenze Andrea De Martino.All'incontro erano presenti, oltre al presidente Barbaro, anche i consiglieri e membri della commissione Gianni Amunni, Lucia Matteuzzi, Elisabetta Meucci, Michele Morrocchi, Francesco Ricci (Pd), Giovanni Donzelli(An), Bianca Maria Giocoli (Fi), Anna Nocentini (Prc), Nicola Rotondaro (Pdci), il consigliere e deputato di Forza Italia Gabriele Toccafondi e l'assessore ai lavori pubblici Paolo Coggiola.L'incontro è stato deciso in seguito alle due risoluzioni approvate all'unanimità dal consiglio comunale nel luglio scorso, con le quali "si sollecita il governo, il parlamento e tutte le autorità a vario titolo competenti a provvedere quanto prima al completamento delle procedure necessarie per il trasferimento delle funzioni giudiziarie, attualmente disperse in sedi diverse prevalentemente nel centro storico, e quindi all'accantonamento nel bilancio dello Stato delle risorse a ciò necessarie".I consiglieri hanno espresso al prefetto "l'unanime volontà delle forze politiche di affrontare e risolvere i problemi connessi con il trasferimento delle funzioni giudiziarie, sia per favorirne il miglior funzionamento in una sede integrata e finalmente adeguata alle esigenze della giustizia che per cogliere tutte le opportunità urbanistiche derivanti dal loro spostamento nel nuovo quartiere di San Donato a Novoli. La ricollocazione delle funzioni di alcuni edifici del centro storico, tra cui l'aula-bunker collocata entro il perimetro dell'ex-carcere di Santa Verdiana oggetto di una delle due risoluzioni che il consiglio comunale vorrebbe destinata a spazi e attrezzature pubbliche per il quartiere di Santa Croce".«Ho particolarmente apprezzato la decisa volontà di intervenire su questo tema espressaci oggi dal prefetto ha commentato il presidente Barbaro desidero ringraziarlo anche per la sua valutazione positiva circa la concorde volontà delle forze politiche presenti in consiglio comunale per accelerare i tempi del trasferimento delle funzioni giudiziarie a Novoli. E' mia intenzione valutare con la commissione le ulteriori iniziative utili, anche alla luce delle informazioni ottenute e della disponibilità offertaci oggi dal prefetto De Martino»."Come capogruppo di Forza Italia e come avvocato ha spiegato Bianca Maria Giocoli - conosco bene la vicenda per averla affrontata in questa doppia veste: già dall'82 si parlava della realizzazione del nuovo Palazzo di Giustizia. Le difficoltà riscontrate in questi anni vanno dalle condizioni lavorative pessime, in aule strette, senza aria condizionata ai problemi connessi al fatto di dover lavorare in più sedi dislocate in varie parti della città. Unendomi alle considerazioni del presidente dell'ordine degli avvocati apparse oggi sui giornali e convinta che in passato ci siano state responsabilità precise da parte delle istituzioni coinvolte nella realizzazione dell'opera, adesso c'è la necessità di lavorare insieme, guardando al futuro, per rendere fruibile la struttura"."Come avvocato penalista ha evidenziato il capogruppo del Pdci Nicola Rotondaro - la difficoltà maggiore in questi anni è stato il disagio di doversi muovere in diverse parti della città per raggiungere le varie sedi. Il mio suggerimento è quello di risparmiare le spese per inserire all'interno del Palazzo opere d'arte. Visto che Firenze è così ricca di manufatti artistici sarebbe auspicabile utilizzare opere già presenti in città, al momento ci sono cose più urgenti su cui investire il denaro"."E' apprezzabile la conoscenza e l'impegno del prefetto in merito alla vicenda ha aggiunto la capogruppo del Prc Anna Nocentini -. Le grandi opere lasciate incompiute sono per i cittadini il segno dell'incapacità politica amministrativa. E' chiara la debolezza dei ministri della Giustizia che si sono alternati in questi anni che non hanno saputo affrontare il problema. La città già, congestionata su vari fronti, non può continuare a soffrire anche su questo"."Condivido il metodo intrapreso dalla commissione ha sottolineato il consigliere e deputato di Fi-Pd l- solo confrontandosi con i vari interlocutori si può risolvere la situazione. È necessaria una verifica costante dei vari passaggi, a livello parlamentare, comunale e un lavoro comune per sbloccare finalmente una vicenda che è diventata paradossale. Da parte mia continuerò a seguire personalmente gli sviluppi della situazione come ho fatto fino ad oggi, sollecitando e interpellando le istituzioni ministeriali"."E' chiaro che esiste una responsabilità precisa del ministero competente ha affermato la capogruppo di sinistra democratica Anna Soldani -, mi auguro che il sindaco e la giunta solleciteranno chi di dovere affinché la situazione venga risolta rapidamente e contemporaneamente ci si adoperi per realizzare la piazza antistante al Palazzo di Giustizia di competenza del Comune di Firenze".Al termine dell'incontro è stata espressa "l'intenzione di un nuova riunione entro l'anno per aggiornare la situazione e valutare le ulteriori iniziative utili".(fd)SCHEDA TECNICA DEL PALAZZO DI GIUSTIZIAIl nuovo Palazzo di Giustizia a Novoli nasce dall'esigenza di unificare le funzioni di giustizia attualmente disperse in nove sedi, per lo più nel centro cittadino, in molti casi in edifici storici ormai inadeguati dal punto di vista funzionale e della sicurezza, la cui attuale collocazione concorre all'inefficienza del servizio ed alla congestione della mobilità in città. I lavori per la sua realizzazione sono iniziati nel giugno 2000 ed il primo lotto si è concluso nel febbraio 2008, attualmente in fase di collaudo, mentre il secondo lotto dovrebbe essere concluso nel giugno 2009, per un importo complessivo superiore a 96 milioni di euro.Il progetto del nuovo Palazzo di Giustizia, elaborato negli anni 90 dallo studio dell'architetto Leonardo Ricci, si presenta di dimensioni ragguardevoli, risultando il secondo più esteso in Italia dopo quello di Torino, con un volume complessivo di 520mila metri cubi organizzato in 15 corpi di fabbrica ed un'altezza massima di 76 metri. Al suo interno saranno collocati 948 uffici per le funzioni "giudicanti" (Tribunale, Corte d'Appello, Giudice di Pace, sia civili che penali, completi dei servizi amministrativi e di cancelleria) e "requirenti" (Procura generale, Procura presso il Tribunale, Polizia giudiziaria), 7.700 metri quadrati dedicati ad ospitare gli archivi, la sede dell'ordine forense, 31 aule di udienza e una maxi-aula, le zone di massima sicurezza, altri servizi accessori quali bar, banca ufficio postale, biblioteca, foresteria.La riunificazione delle funzioni giudiziarie nel nuovo Palazzo di Giustizia consentirà in prospettiva di liberare diversi immobili di proprietà del Comune di Firenze che attualmente ospitano alcuni importanti uffici di giustizia (Tribunale in piazza San Firenze e in via dell'Agnolo, Procura della Repubblica in piazza San Martino, Cisia in via Ghibellina, archivi del Tribunale e della Procura in via della Sala, per un totale di oltre 17.000 metri quadrati di superficie lorda), permettendo così la riprogrammazione dell'uso di tali spazi per finalità pubbliche o di pubblica utilità, come già ipotizzato dalla giunta. L'attuale collocazione delle funzioni giudiziarie in edifici pubblici e privati grava sul bilancio del Comune di Firenze per un onere complessivo (anno 2007) stimato in oltre 9,7 milioni di euro comprensivo di canoni di locazione, spese telefoniche e di condizionamento degli ambienti, manutenzione dei locali, servizio sorveglianza, oneri economici cui lo Stato fa fronte solo fino al 60-70% del totale.