Prostituzione, Giocoli (FI-Pdl): «Sfidiamo Cioni a modificare il regolamento di polizia urbana sulla base del ddl Carfagna»
«Sfidiamo l'assessore Cioni a modificare il regolamento di polizia urbana sulla base del disegno di legge del Ministro Carfagna sulla prostituzione e delle norme del Ministro Maroni sulla sicurezza». E' quanto chiede Bianca Maria Giocoli, capogruppo di Forza Italia-Pdl in consiglio comunale.«Al Ministro Carfagna ha aggiunto l'esponente del centrodestra - facciamo i complimenti la celerità con la quale, in mezzo a tante chiacchiere, ha lavorato: è riuscita ad affrontare con piglio deciso un problema che in tanti anni altri non avevano nemmeno tentato di risolvere. Le novità introdotte dal governo Berlusconi, dunque, impongono un adeguamento del nostro regolamento di polizia urbana, approvato due mesi fa. Diversamente quest'ultimo rischia di diventare uno spot o, peggio ancora, una congerie di belle parole politicamente corrette ma inutili».«Durante il dibattito in aula, nel luglio scorso ha ricordato Bianca Maria Giocoli - avevo proposto proprio un emendamento che andava a colpire anche i clienti delle "lucciole" e che sostanzialmente vietava a queste ultime di prostituirsi indipendentemente da come erano svestite. Nel mio emendamento, bocciato inesorabilmente come tutti gli altri presentati dal nostro gruppo, scrivevo: "è fatto divieto di esercitare la prostituzione o comunque la domanda di prestazioni sessuali a pagamento sulla pubblica via o anche a bordo di veicoli in circolazione sulla pubblica strada e in tutte le sue adiacenze che siano soggette a passaggio e che siano facilmente accessibili dalla strada. Consentire la salita sul proprio veicolo di uno o più soggetti di cui sopra costituisce conferma palese della violazione della presente norma"».«Ma ora ha concluso la capogruppo di Forza Italia - proprio alla luce delle nuove norme che fanno diventare reato prostituirsi in strada occorre una modifica del regolamento comunale che, all'articolo 15, affronta la questione solo dal punto di vista estetico e precisamente del look più o meno succinto delle prostitute. A questo punto, se l'assessore Cioni crede fino in fondo nella battaglia contro l'indecenza della prostituzione nelle strade fiorentine, trasformate in alcune zone della città in "bordelli a cielo aperto", e non ne fa solo un problema di centimetri di pelle scoperta, lo sfidiamo a portare fin da subito in consiglio comunale un adeguamento delle norme contenute nel disegno di legge nazionale». (fn)