Banca Toscana, Stella (FI-Pdl) e Alessandri (AN-Pdl): «Tavolo istituzionale per tutelare i lavoratori»
«Tavolo di trattativa, con i rappresentanti delle istituzioni, per tutelare i lavoratori di Banca Toscana». E' quanto chiedono i consiglieri Marco Stella (FI-Pdl) e Stefano Alessandri (AN-Pdl).«Monte dei Paschi vorrebbe vendere l'istituto fiorentino hanno aggiunto i due esponenti del centrodestra e per questo ha deciso di mettere sul mercato non soltanto gli sportelli di Banca Toscana, come chiesto decretato dall'antitrust, ma anche il marchio e la licenza. Tale scelta desta molte preoccupazioni per le ricadute che questa avrà sui lavoratori e sul territorio».«Banca Toscana sottolineano Stella e Alessandri - svolge un ruolo fondamentale nella nostra città, fin dalla sua nascita, nel 1904. Le problematiche che nascono da vendite di questo tipo sono sempre molto complesse e le istituzioni, nel rispetto del proprio ruolo e della libertà di impresa, devono seguire con attenzione la vicenda, focalizzando il proprio impegno sulla tutela dei lavoratori. Tali scelte sono accompagnate da esuberi e licenziamenti e, nonostante le tutele e la disponibilità dei possibili compratori ad intervenire, dobbiamo vigilare che questa complessa operazione sia portata a termine senza traumi».«C'è subito una questione da affrontare hanno proseguito che fine faranno i lavoratori che verranno assorbiti dal nuovo istituto di credito? Dobbiamo pretendere che i dipendenti continuino a lavorare nel territorio, nella provincia dove hanno svolto fino ad oggi il proprio lavoro, dove risiedono ed hanno famiglia, dove hanno acquistato la propria casa.Inoltre dobbiamo porci il problema di quale sarà il rapporto del nuovo istituto che comprerà Banca Toscana con il territorio fiorentino e più in generale con il resto della regione. Banca Toscana è stata importante per la nostra città sia da un punto di vista imprenditoriale ed occupazionale, sia da un punto di vista di risorse».«Grazie al contributo di questo istituto hanno concluso Stella e alessandri è stato possibile effettuare alcuni significativi restauri, come ad esempio "Le Maestà" di Cimabue, la cappella di Benozzo Bozzoli a Palazzo Medici Riccardi, il recupero del Museo Marino Marini. Sempre grazie a Banca Toscana è stato possibile portare nella nostra città grandi mostre come il 600 fiorentino o la rassegna su Donatello, senza contare i numerosi interventi effettuati sulle nostre piccole realtà; riusciremo ad avere lo stesso impegno sul territorio di Banca Toscana? Certamente abbiamo il diritto di chiedere gli stessi impegni se non qualcosa di più. Le carenze della politica non devono avere il sopravvento». (fn)