Bianchi (FI-PDL): "Con 180.000 euro saranno eliminati i problemi del software anagrafico che hanno creato disagio al fiorentino affetto da sindrome di Down?"

"Il Comune di Firenze, spendendo 180.000,00 euro (con provvedimento dell'11 agosto), per il completamento e lo sviluppo di nuove funzionalità del Sistema Integrato di Anagrafe e Stato Civile nel software applicativo denominato SIPO, avrà superato l'ostacolo nel rilascio della carta di identità a soggetti disabili?" Lo chiede il consigliere di FI–PDL Jacopo Bianchi."Come denunciai con una specifica interrogazione lo scorso 17 aprile – prosegue Bianchi – avevo saputo del caso di un giovane fiorentino affetto da sindrome di Down che tentò di rinnovare la propria carta di identità, recandosi presso il Pad, Punto Anagrafico Decentrato, di via Carlo Bini ma dovette attendere una settimana ed andare a Palazzo Vecchio superando non pochi disagi. Le cause erano da ricercare nel funzionamento del "Sipo", il tipo di software utilizzato all'anagrafe del Comune di Firenze che riportava indistintamente la dicitura «interdizione giudiziaria» nei confronti di tutti i disabili, sia che fossero interdetti, sia inabili che disabili e che, nel territorio comunale, sono circa 500"."L'assessore Lucia De Siervo, nella risposta alla mia interrogazione, pur ricordando quanto stabilito dal DPR 30.12.1965 n.1965 - Norme di circolazione ed il soggiorno dei cittadini degli Stati membri della CEE, in particolare il comma 2 dell'articolo 11 che recita «Per gli interdetti e gli inabili l'espatrio è subordinato all'assenso di chi esercita, rispettivamente, la tutela o la curatela», riconosce la necessità di modificare le impostazioni del programma dell'anagrafe in modo da distinguere le opzioni: «interdizione» ed «inabilitazione», come avevo segnalato. Ricordo – spiega il consigliere di opposizione – che i genitori del cittadino affetto dalla sindrome di Down, erano presenti per il rinnovo della carta d'identità e che, nonostante il padre eserciti la curatela sul figlio, non era stato possibile procedere al rinnovo del documento. La spiegazione del mistero sta nel fatto che l'attuale software dell'anagrafe prevede per motivi di sicurezza un blocco, per gli interdetti e gli inabili, che può essere rimosso solamente da tre dipendenti autorizzati per tutte le sedi anagrafiche di Firenze. Tre Ufficiali Anagrafe e due Istruttori Direttivi che erano probabilmente assenti o irreperibili quando il giovane fiorentino si presentò per il rinnovo del documento, cosicché dovette fissare uno specifico appuntamento a distanza di una settimana"."Lo stesso software è utilizzato anche dal Comune di Bologna che ha già risolto il problema – sottolinea Jacopo Bianchi –. L'assessore De Siervo, nella risposta all'interrogazione, esprime «il rammarico per il disagio involontariamente arrecato al cittadino disabile ed ai suoi genitori» confermando l'inadeguatezza delle impostazioni del sistema anagrafico e annuncia che è stata richiesta una modifica del sistema che assicuri il ripristino automatico del blocco appena rilasciata la carta d'identità, così da poter autorizzare tutti gli operatori dell'Anagrafe a togliere il blocco per il tempo strettamente necessario a rilasciare il documento valido per l'espatrio, con l'assenso del tutore o del curatore"."Mi auguro – conclude Bianchi – che la nuova spesa di 180.000 euro che il Comune ha sostenuto serva a migliorare il sistema e ad evitare disagi ai disabili fiorentini". (uc)