Publiacqua, De Zordo (Unaltracittà): «Un modello che non funziona. E a pagare sono i cittadini»

Questo il testo dell'intervento di Ornella De Zordo, capogruppo di Unaltracittà/Unaltromondo:«L'assessore Tea Albini smentisce che siano già stati addebitati in bolletta gli aggravi ma è un fatto che l'ATO 3, e cioè i comuni del medio valdarno, Firenze in testa, Hanno sottoscritto un accordo con Publiacqua assegnando alla società di gestione 6 milioni di euro non dovuti. Accordo che ora viene ritenuto illegittimo dal Comitato di vigilanza sulle risorse idriche, che ha prescritto a Publiacqua il rimborso della somma.Qualunque sia il punto di osservazione sulla vicenda, c'è chi paventa aumenti fino ad oltre 30 milioni di euro, emerge chiaramente che il modello di gestione ha dimostrato di non funzionare, come da tempo il movimento per l'acqua bene comune (o per la ripubblicizzazione) sta dicendo: nelle scelte della s.p.a. vengono privilegiati gli interessi del socio privato, che ha come unica finalità il lucro, rispetto a quelli dei cittadini, che la parte pubblica non riesce a tutelare.Peraltro le famiglie fiorentine rischiano di vedersi aumentare per l'ennesima volta la loro bolletta a causa di un perverso accordo che punisce chi consuma meno acqua. Si tratta di un vero e proprio paradosso; secondo i calcoli di Federconsumatori a Firenze un single che nel 2007 ha consumato 100 mc di acqua, ha speso 141,35 euro (1,41 euro per metro cubo), mentre una famiglia di cinque persone, che ne ha consumati 250 ha pagato 575,30 euro, pari a 2,30 euro al metro cubo. Publiacqua ha speso somme ingenti per diffondere messaggi sul risparmio dell'acqua, tanto che i cittadini hanno colto lo spirito del messaggio e i consumi si sono ridotti, ma il comportamento virtuoso viene premiato con un aumento del 15%, retroattivo per tutto il 2006, che nel 2007 è ulteriormente salito del 6,7%.Oggi, mentre l'assessore Albini ci informa che dal 2011 ci saranno altri aumenti, il presidente della regione Claudio Martini afferma che se in questa vicenda qualcuno ha mentito se ne assumerà la responsabilità e in consiglio regionale si prospetta una commissione di inchiesta su tutta la gestione che privilegia i profitti dei privati anziché tutelare gli interessi dei cittadini».(fn)