Sicurezza, Giocoli (FI-Pdl): «Questa volta ci aspettiamo ordinanze e non i soliti annunci»

«Questa volta ci aspettiamo ordinanze e non i soliti annunci». Lo ha detto Bianca Maria Giocoli, capogruppo di Forza Italia-Pdl, commentando il "via libera" dato dalla conferenza stato-città al decreto attuativo che concede nuovi poteri ai sindaci in materia di incolumità pubblica e sicurezza urbana.«Un plauso al Governo – ha aggiunto l'esponente del centrodestra – che anche in tema di sicurezza ha subito mantenuto l'impegno preso con gli elettori. Ora invito il sindaco Domenici e la sua giunta a mettere in pratica l'assist che gli viene da Roma per rendere più sicura la nostra città. L'inizio di collaborazione è stato negativo visto che Firenze ha rinunciato al contingente di soldati asserendo che la città non ne ha bisogno. Rinuncerà per partito preso e per fare "dispetto al governo Berlusconi" anche alla possibilità di sconfiggere veramente, attraverso apposite ordinanze e non solo con annunci roboanti, i gravi problemi che la affliggono come abusivismo commerciale, prostituzione imperante, occupazioni abusive, spaccio di droga e accattonaggio molesto?».«Questa volta non ci sono scuse - ha commentato Bianca Maria Giocoli - il provvedimento è stato assunto dal Ministro Maroni in accordo con l'Anci e quindi anche con i sindaci di sinistra. Mancava solo Domenici: la sua era un'assenza strategica o era in ferie? Da subito, dunque, possono essere messe in campo le ordinanze specifiche. Quanto alla prostituzione, ad esempio, ci aspettiamo provvedimenti come quello adottato a Rimini, che noi avevamo proposto in un emendamento, poi bocciato, al regolamento di polizia urbana. Basta, inoltre, con l'abusivismo commerciale e il gioco delle guardie e ladri in centro storico. Ci aspettiamo poi lo sgombero di tutti i locali pubblici occupati abusivamente. Basta, infine, con le zone franche dello spaccio di droga sparse per la città».«Il sindaco – ha concluso la capogruppo di Forza Italia – si è sempre lamentato di non avere poteri giusti per contrastare efficacemente tali situazioni di degrado. Ora non ha più scuse, deve agire e basta visto che può contare su un largo margine operativo e la copertura giuridica necessaria. Le premesse, però, ci preoccupano: l'assessore Cioni, con il suo regolamento di polizia urbana annacquato, dopo le reprimende della sinistra è stato costretto a cambiare molti passaggi importanti, derubricando da divieti a inviti. Per settembre, quando sarà firmato il protocollo d'intesa con l'Anci per l'utilizzo dei fondi, ci aspettiamo un elenco delle priorità per la città e sarebbe democraticamente corretto che al primo consiglio del 15 settembre il sindaco venisse in aula per fare una comunicazione in merito». (fn)