Maggiorazione bolletta acqua, Nocentini e Sgherri (PRC): «Gli utenti devono essere rimborsati»
Questo il testo dell'intervento di Anna Nocentini, capogruppo di Rifondazione Comunista, e di Monica Sgherri, capogruppo di Rifondazione Comunista in consiglio regionale:«Il Comitato per la Vigilanza sull'uso delle risorse idriche (Co.Vi.R.I) ha emesso una delibera che impone all' Autorità d'Ambito Territoriale Ottimale AATO 3 Medio Valdarno di "provvedere al recupero della somma di 6,2 milioni di euro" poiché l'AATO 3 "ha indebitamente riconosciuto a Publiacqua S.p.A. la somma di 6,2 milioni di euro e che l'imputazione a tariffa rappresenta un danno all'utenza".Questa deliberazione, che scaturisce dal ricorso avanzato dai movimenti in difesa dell'acqua bene comune, dà ragione alle nostre preoccupazioni ripetutamente espresse sulla debolezza del controllo che gli AATO esercitano sulle S.p.A. che gestiscono i servizi, in questo caso Publiacqua S.p.A. L'AATO (composto dai Sindaci) si è rivelato chiaramente insufficiente a garantire i cittadini a fronte delle richieste delle società per azioni ed è solo attraverso la valorizzazione dei Consigli Comunali e l'attivazione di organismi di partecipazione dei cittadini, come previsto nella proposta di legge popolare sull'acqua, che si può garantire piena informazione e difesa degli interessi collettivi.Già a marzo 2007 all'annuncio di aumenti tariffari, denunciammo il fatto che questi non erano giustificati da miglioramenti del servizio e soprattutto che venivano imposti, paradossalmente, perché era diminuito il consumo di acqua. Analogamente chiedemmo, nel luglio 2007, appena prima della seduta dell'Assemblea dell'AATO che il rappresentante del Comune di Firenze non acconsentisse agli aumenti tariffari.Apprendiamo oggi dalla delibera del Co.Vi.R.I. che quegli aumenti erano legati alle "pretese" di Publiacqua, come l'AAto ha spiegato al Comitato di vigilanza, per prestazioni accessorie che il Comitato stesso ha ritenuto invece "facenti parte del servizio idrico integrato" "essendo le attività oggetto di transazioni rientranti nel SII (Sistema idrico integrato)".Dalla stessa delibera apprendiamo che la transazione fra AATO 3 e Publiacqua per l'importo di 6,2 milioni di euro, effettuata il 23.3.07, avvenne in via forfetaria, operazione sulla cui legittimità ci interroghiamo.Il rimborso ai cittadini delle somme versate è certamente un fatto positivo, ma crediamo sia dovere delle amministrazioni pubbliche coinvolte fare piena luce sulle dinamiche e le responsabilità politiche che hanno portato l'AATO, che approva il piano tariffario, a causare un simile danno ai cittadini.Quanto accaduto impone una seria riflessione sui reali strumenti che l'Autorità pubblica possiede per intervenire sul controllo della gestione del servizio, per garantire effettivamente efficacia ed efficienza del servizio dei cittadini e senza ridursi a mero ente di ratificazione delle scelte del gestore o, peggio ancora, di accettazione delle "pretese" che questo avanza nel suo interesse e non nell'interesse dei cittadini.Vigileremo perché la delibera del Co.Vi.R.I. sia attuata con la restituzione agli utenti delle somme impropriamente prelevate e perché questo avvenga non a detrimento del servizio e del piano degli investimenti ma con la riduzione dei profitti della società di gestione.E' sempre più evidente che quando si tratta di beni comuni, segnatamente di acqua, la presenza di soggetti privati nella gestione impone logiche di mercato che niente hanno a che fare con la risorsa naturale e con la soddisfazione di un bisogno primario per la vita».(fn)