Donzelli (AN-Pdl): «La sinistra fiorentina genera insicurezza. Si oppone al Cie e rifiuta i militari nelle strade»
«Le strumentali polemiche sulla localizzazione del "centro identicazioni ed espulsioni" e l'esclusione di Firenze dalle città pilota in cui l'esercito contribuisce alla sicurezza sono la riprova che a Firenze i cittadini potranno stare sicuri solo con un cambio di coalizione per la guida della città. Con questa sinistra a Firenze la sicurezza è impossibile». E' quanto ha dichiarato Giovanni Donzelli (AN-Pdl).«La contrarietà alla realizzazione del Cie è strumentale - ha aggiunro l'esponente del centrodestra - tant'è vero che in tutti questi anni non si era mai realizzato in Toscana. La verità è che la sinistra toscana è contraria all'identificazione e all'allontanamento dei clandestini. Vorrei ricordare a questi paladini delle porte aperte a tutti che i primi centri di permanenza temporanea, furono istituiti dall'articolo 12 della legge 40 del 1998, divenuto poi articolo 14 del testo unico, la cosiddetta legge Turco-Napolitano. Martini e Domenici, se pensano siano strutture razziste, si rivolgano all'attuale Presidente della Repubblica che le ha volute per primo in Italia».«Ancora più scandaloso - secondo Donzelli - il rifiuto espresso nei confronti del decreto La Russa per i militari a sostegno della sicurezza. Firenze è l'unica città metropolitana insiema a Bologna ad aver perso questa occasione. L'ottusa cecità ideologica della nostra amministrazione continua a danneggiare la nostra città. Non ci sarà nessuna sicurezza finchè Firenze sarà governata da questa sinistra». (fn)