Bosi e Pieri (FI-Pdl): «La deriva ideologica dell'estrema sinistra riesce persino a negare la riabilitazione di Dante»

Questo il testo dell'intervento dei consigoieri Enrico Bosi e Massimo Pieri (FI-Pdl):«In un articolo apparso il 19 giugno u.s. sulle pagine dell'Indipendent, uno dei più noti quotidiani inglesi, il capogruppo dei Verdi di Palazzo Vecchio, Gianni Varrasi ha dichiarato che l'attribuzione del Fiorino d'Oro a Dante Alighieri nella persona dell'ultimo erede, il conte Pieralvise di Serego Alighieri, costituisce "una trovata pubblicitaria" connessa con le attività imprenditoriali della famiglia del conte.Appreso dei contenuti dell'intervista il conte Alighieri ha scritto una lettera al Presidente del Consiglio Comunale Eros Cruccolini ed al consigliere Enrico Bosi in data 24 giugno 2008 con la quale annunciava il rifiuto dell'onorificenza e respingeva la volgare ed insultante insinuazione.Così con un vergognoso escamotage, ossia un'affermazione priva di fondamento e lesiva dell'onorabilità della persona del conte, affermato imprenditore e uomo di cultura e di lettere di livello internazionale, meritevole, a nostro avviso, di una querela per diffamazione, si è riusciti a sabotare un'iniziativa, che pur con vari distinguo, aveva trovato il consenso e l'approvazione del Consiglio Comunale di Firenze. Si era riusciti dopo secoli di silenzi e colpevoli omissioni a riconoscere al Sommo Poeta una riabilitazione postuma che la "matrigna Firenze" mai aveva concesso.L'iniziativa aveva ottenuto anche il consenso entusiastico del Sindaco di Ravenna, ultima dimora del Vate e di numerose personalità del mondo culturale italiano ed estero, nonché un'eco giornalistica fuori dell'ordinario.In seguito abbiamo chiesto più volte al Presidente Cruccolini di intervenire presso il conte per dissuaderlo dal proposito di non ritirare il riconoscimento e sul consigliere Varrasi.Abbiamo avuto anche un incontro con l'Assessore alla Cultura Giovanni Gozzini, presente il Direttore dell'Ufficio del Consiglio. Quest'ultimo si è offerto di intervenire nuovamente presso la Presidenza del Consiglio ed eventualmente col Sindaco cui spetta la consegna materiale del Fiorino d'Oro.Ad oggi, nonostante le sollecitazioni, non abbiamo ottenuto risposta nel dal Sindaco, né dal Presidente del Consiglio Comunale: e così la volontà espressa da un'intera assemblea è stata mortificata da un gesto vergognoso che non fa onore alla nostra città ed alle sue istituzioni».(fn)