Regolamento di Polizia urbana, SD, Verdi, Pdci: "Soddisfatti per le importanti novità"
"Il Consiglio Comunale di Firenze ha votato un regolamento molto diverso dalla prima versione presentata alla stampa mesi fa. Giustamente alcuni consiglieri del centrodestra hanno colto come il testo approvato abbia un segno culturale profondamente diverso da quello originario. Merito dei numerosi cambiamenti introdotti grazie al lavoro dei gruppi della sinistra di maggioranza. Non è un caso se la destra ha affermato che "non esistono più sceriffi" e se in aula ha finito per ripresentare come emendamenti al testo proprio alcuni dei punti che erano stati cambiati da noi". E quanto affermano gli esponenti di Sinistra Democratica di Palazzo Vecchio, i Verdi e i Comunisti Italiani che stamani hanno fatto il punto sul Regolamento di Polizia urbana approvato nell'ultimo Consiglio comunale. "Battuta anche l'idea che albergava in diversi schieramenti politici di fare di questo regolamento l'occasione per determinare la rottura della maggioranza e confinare la sinistra nell'angolo di un mero atteggiamento testimoniale". "Si è affermata l'idea di un regolamento dei diritti per la fruibilità piena della città, già dal titolo norme per la civile convivenza' che chiede il rispetto delle regole della convivenza a tutti i soggetti e non solo ai più deboli. La destra ci ha presentato un'idea di legalità a senso unico: noi siamo riusciti invece ad introdurre diritti e doveri anche per alcune categorie come l'obbligo per gli esercenti dei pubblici esercizi di somministrazione di alimenti e bevande di mantenere e di consentire l'utilizzazione dei bagni a chiunque ne faccia richiesta oppure l'obbligo da parte dei gestori dei locali suddetti al termine dell'orario dell'attività nelle occupazioni di suolo pubblico concesse al locale e nelle immediate adiacenze dello stesso di eliminare ogni causa di sporcizia o di imbrattamento riconducibile agli avventori o clienti del proprio locale. Si stabilisce un principio importante per cui i locali quanto a sporcizia rispondono del comportamento dei propri avventori. Molti articoli sono stati ribaltati prevedendo la possibilità di svolgere alcune attività (es. quelle del gioco o quelle di camminare sui prati) e prevedendo divieti soltanto in casi specifici (nel caso in cui si arrechi pericolo o il divieto di calpestare i prati sia esplicitamente segnalato), ottenendo un regolamento decisamente più "liberale". Nei casi difficili si prevede l'intervento obbligatorio dei servizi sociali accanto alla Polizia municipale e si sceglie di anteporre il tentativo di conciliazione all'erogazione della sanzione. Sono scomparsi i divieti assurdi come quelli di sedersi sui gradini, di mostrare immagini cruente per raccogliere firme, di esporre bandiere alla proprie finestre o distribuire volantini. Altri articoli sono stati completamente cambiati prevedendo divieti verso comportamenti specifici e non categorie di cittadini: per chi ostruisce la sede stradale, indipendentemente dai motivi per cui lo fa. In questo modo viene ribadito il divieto di detenere merce senza avere la bolla di accompagnamento (precisando, se ce ne fosse stato bisogno, all'art. 1 che continuano ovviamente a valere i principi costituzionali, nello specifico l'art. 14 della costituzione per il quale la PM non ha la possibilità di effettuare perquisizioni o ispezioni personali). "Questo regolamento hanno concluso gli esponenti di Sinistra Democratica, verdi, e Comunisti Italiani- non esaurisce gli impegni per una città della convivenza: basti pensare le continue appropriazioni illegittime del suolo pubblico da parte delle auto in sosta selvaggia, su cui abbiamo presentato un ordine del giorno ad hoc che sarà discusso al prossimo consiglio comunale: sono queste le più palesi e diffuse violazioni delle minime regole di convivenza. Regole che potremo rivedere tutti insieme. E' già pronto un ordine del giorno per chiedere che entro il prossimo giugno venga fatta una relazione sull'efficacia del regolamento".(lb)