Piano delle somministrazioni. L'assessore Gori: "Bagni aperti per tutti? Sì, però parliamone prima ma non accetto le critiche generiche delle associazioni di categoria"

"Bagni aperti per tutti in tutti i negozi in città? Sì, va bene, ma resta, per il momento, una proposta, provocatoria, sulla quale discutere, rivolta soprattutto alla media e grande distribuzione, sicuramente, non agli ortolani. Non è un obbligo previsto nel Piano che è stato approvato giovedì scorso e che invece prevede l'apertura obbligatoria, anche ai non clienti, da parte solo di bar e ristoranti".È quanto sostiene l'assessore alle attività produttive Silvano Gori, tornando sull'argomento dei servizi igienici in città, aperti a tutti: una proposta lanciata ieri durante la conferenza stampa per illustrare i contenuti del Piano della pubblicità e del Piano delle somministrazioni."Per evitare di male interpretare quanto da me detto ieri – prosegue l'assessore –, non ho mai sostenuto che nella proposta dovessero rientrare anche ortolani, macellai o pizzicagnoli ma, forse, è necessario porsi il problema anche per quegli esercizi commerciali che hanno una superficie superiore ai 250 mq, perché anche loro traggono benefici dai flussi turistici".Per quello che riguarda le critiche giunte dalla CNA e dalla Confcommercio, relative ad una presunta mancata concertazione durante il percorso che ha portato alla stesura dei due piani approvati in Consiglio Comunale, l'assessore Silvano Gori ha proseguito dicendo che "mi pare legittimo e da rispettare il punto di vista di ognuno, relativo ai contenuti del Piano che possono essere condivisibili o meno. Quello che non posso accettare è che si parli di assenza di concertazione dove, soprattutto sulla questione della pubblicità, ci sono stati numerosi incontri e sono tanti mesi che si discute di questo argomento. Mancanza di concertazione non significa non accettare le proposte formulate. Gli incontri ci sono stati sia con l'assessorato che con la commissione consiliare preposta. Alcune osservazioni sono state accettate, altre non sono state recepite. Non è giusto dire che non c'è stata concertazione come non è giusto dare informazioni non corrette"."Invito le categorie che si sono sentite «scavalcate» a specificare, punto per punto, i passaggi che non ritengono accettabili – ha concluso l'assessore –. Mi preoccuperò, nell'interesse della collettività, di rispondere, con chiarezza, punto per punto". (uc)