Piano generale impianti pubblicitari, Stella (FI-Pdl): «Pieno di contraddizioni. Metterà in serio pericolo le aziende del territorio»
«E' pieno di contraddizioni e metterà in serio pericolo le aziende del territorio che fanno pubblicità, agevolando le multinazionali». Questo il giudizio del consigliere Marco Stella (Forza Italia-Pdl) sul piano generale impianti pubblicitari, approvato ieri sera dal consiglio comunale.«Questa maggioranza ha scelto di effettuare i bandi di gara ma non ha fatto alcun nessun cenno ai criteri ha sottolineato l'esponente dell'opposizione in questo modo si penalizzeranno le aziende fiorentine che fino ad oggi hanno operato sul territorio mettendo a rischio posti di lavoro».«Quanto al metodo con il quale si è arrivati alla votazione di ieri ha commentato stella le commissioni hanno avuto soltanto 15 giorni per esaminare il piano, effettuare le audizioni dei rappresentanti delle associazioni di categoria, recepire gli emendamenti: soltanto nel pomeriggio di mercoledì è arrivato alla commissione sviluppo economico il testo definitivo con oltre 30 emendamenti della maggioranza. Addirittura in consiglio sono arrivati un'altra decina di emendamenti di maggioranza, segno evidente che anche a chi sostiene questa giunta il piano non piaceva del tutto. Abbiamo chiesto un rinvio per esaminare meglio la delibera e per rispetto nei confronti delle categorie economiche e degli operatori del settore, in modo da affrontare ragionevolmente tutte le obiezioni sollevate. Ci è stato risposto di no, in linea con l'arroganza che contraddistingue ormai da tempo questo centrosinistra: come si può approvare in 15 giorni un piano che regolamenterà il settore per i prossimi anni?»«Pur condividendo la filosofia dei bandi di gara per la concessione degli spazi pubblicitari ha proseguito il consigliere di Forza Italia - notiamo molti punti di criticità all'interno del piano che non hanno permesso di valutarlo in maniera positiva il piano. Inoltre ci sono troppi punti oscuri e che rimangono irrisolti. La delibera prevede 31.400 metri quadrati di pubblicità, noi, invece, avevamo chiesto una razionalizzazione dei metri quadrati. Quanto alla possibilità di mettere a gara la pubblicità dobbiamo capire le modalità con le quali verranno effettuate visto un contesto, quello della pubblicità, dove le multinazionali controllano la quasi totalità del mercato, traendo profitto non solo dalla vendita degli spazi, ma dalle speculazioni finanziarie. Come istituzione, dunque, abbiamo l'obbligo di tutelare le nostre attività commerciali e per questo è prioritario capire come verranno fatti i bandi».«Dalle indicazioni emerse secondo Stella il piano lascia poi irrisolti alcune problemi emersi negli anni. Non si fa nessun accenno, ad esempio, a come si intende regolamentare le cosiddette vele sul territorio comunale, se verranno autorizzate alla sosta o se verranno definitivamente escluse dalla tipologia degli impianti ammessi. Più volte si è detto che per problemi di staticità i pali della pubblica illuminazione non potevano sopportare i gonfaloni ma ora questi ultimi sono ricompresi nel piano. Rimane da capire a cosa verranno attaccati. Cosa succederà, inoltri, agli impianti che hanno già le concessioni e che l'amministrazione vorrà mettere a gara? Come si pensa di contrastare il fenomeno dell'abusivismo? Tali questioni non sembrano trovare risposta. Per non parlare degli articoli inseriti all'ultimo momento, il 68 ed il 69, per i quali ho chiesto invano l'abrogazione e che prevedono, rispettivamente la proroga per i gonfaloni per un periodo di tempo illimitato, visto che non sappiamo quando effettuate le gare, e la possibilità di inserire all'interno del piano alcune sperimentazioni, per tipologie di impianti non ricompresse nel piano. Questa amministrazione ha scelto la filosofia di due pesi e due misure, e noi non possiamo che essere contrari». (fn)