Regolamento di Polizia urbana, Giocoli (FI-Pdl): «Lo "sceriffo" Cioni non esiste più»
Questo il testo dell'intervento in consiglio comunale di Bianca Maria Giocoli, capogruppo di Forza Italia-Pdl:«Lo sceriffo non esiste più.Al suo posto siede in giunta un novello Monsignor della Casa (o se si vuole essere ancora più sarcastici una specie di donna Letizia che negli anni '50 insegnava alle fanciulle il galateo e le buone maniere.)Questo è il risultato del decalogo delle giovani marmotte (chiamarlo regolamento di polizia urbana è troppo) portato in consiglio comunale dopo mesi di dibattiti e discussioni, poco nella città e molto nelle segrete stanze di questo palazzo.Assistiamo anche al più grande bluff di Cioni dopo gli "angeli neri", la tolleranza zero sugli abusivi, la campagna "Amo Firenze", etc etc.La città, e noi per primi, aspettava un regolamento di polizia municipale con al centro delle norme una seria presa di posizione contro abusivi, prostituzione, mendicanti, indecenza e degrado con compiti precisi e inflessibili dei vigili urbani e si è ritrovato invece un regolamento di condominio senza un vero amministratore.E i vigili che da protagonisti fanno la comparsa o poco più.Il tutto edulcorato, addolcito, condito con abbondante melassa, volutamente politicizzato secondo canoni lessicali politicamente corretti a cominciare dal titolo che dà l'impronta a tutto il resto.Il mendicante sparisce come il bivacco seduto, la prostituta è ipocritamente indecente solo se mostra parti intime davanti alle chiese o alle scuole ma se le mostra in piena città o in luoghi adiacenti ai condomini di via di Novoli o del lungarno Colombo no, i ragazzi possono liberamente giocare a pallone per le strade (fa cosi anni '60 e cortile di periferia) poi se qualcuno si lamenta ecco il mediatore sociale, pardon il vigile urbano, che con le buone (non sia mai che imponga o esiga) convince le parti a trovare un accordo.Gli abusivi devono essere muniti di scontrino fiscale o di bolla il tutto nel sacco che si portano addosso per le vie del centro (dei tappetini o dei cartoni neanche l'ombra come delle merci contraffatte )Fin qui un atteggiamento tollerante, buonista pronto a comprendere e condividere finanche a perdonare pratiche illecite, o ai confini del reato ma quando si tratta di altre categorie ecco chi pagherà sicuramente le sanzioni previste, senza mediazione o perdono sociale: commercianti che lavano le vetrine, gestori di locali che non accostano le porte e persino la casalinga che stende i panni o scuote la tovaglia. Meno male che saranno esentati i proprietari di facciate imbrattate dai graffitari, visto che l'assessore Cioni ha accettato il nostro suggerimento.Non ci piace questa disparità di trattamento tra i cittadini che lavorano onestamente e pagano le tasse a Firenze e chi trasgredisce in primis alle norme di legge e poi anche alle regole di comportamento.E' per questo che il nostro voto sarà contrario, contrario alla deviazione caro Cioni che ha preso il regolamento per inseguire, abbiamo motivo di credere, obtorto collo, la chimera di qualche arcobaleno che ha alzato la voce e minacciato conseguenze politiche. E lei, pro bono pacis, tra noi e loro ha preferito loro (le assicuro non sono gelosa) e ha privilegiato la scelta di consentire ferie tranquille ad una boccheggiante maggioranza.Ora però anche lei si rilassi, vada in ferie e ponga fine a questa sovraesposizione mediatica degli ultimi giorni (comprese le gesta eroiche contro gli aspiranti suicidi).A proposito di gelosia la platea di oggi, non sarà solo per lei: anche il sindaco per recuperare una fetta di palcoscenico si è sentito in dovere di fare più tardi una comunicazione al consiglio.Dopo mesi e mesi di silenzio ci sentiamo gratificati da tanta attenzione».(fn)