Razzanelli (Udc): «La maggioranza dei fiorentini dice no al sottoattraversamento dell'Alta Velocità»

«Premesso che sono un fautore dell'Alta Velocità e credo che sia indispensabile per collegare le principali città italiane, ritengo che il sottoattraversamento e la Stazione ai Macelli siano una follia urbanistica più grande della tramvia». Lo ha detto Mario Razzanelli, capogruppo dell'Udc, in una conferenza stampa, questa mattina in Palazzo vecchio, per presentare un sondaggio «sulle conseguenze dei lavori relativi al sottoattraversamento della Tav a Firenze», alla quale hanno partecipato anche Vincenzo Abruzzo, ingegnere ferroviario, Mario Bencivenni dei "Comitati dei cittadini" e Riccardo Sarra, capogruppo AN-Pdl.«Il sottoattraversamento e la stazione agli ex Macelli - ha aggiunto - sono uno spreco di denaro ed un'ulteriore degrado della città sottoposta ad una canterizzazione decennale che si aggiungerebbe a quella della tramvia. L'amministrazione ha accuratamente evitato di informare i cittadini su questa opera tanto che 9 fiorentini su 10 sono all'oscuro di quello che si vuole fare. Esiste invece un progetto alternativo sviluppato dal Dipartimento di Urbanistica dell'Università di Firenze che i fiorentini chiedono che venga esaminato e discusso prima di partire con i lavori di scavo».«Non si possono spendere – ha aggiunto il capogruppo dell'Udc – 2 miliardi di euro quando si può ottenere lo stesso risultato spendendo 200 milioni».Secondo Vincenzo Abruzzo «la soluzione in superficie è di gran lunga preferibile sia per i costi, la comodità, la velocità, aggiungasi il raggiungimento dell'obiettivo in tempi assai più brevi di quelli per il sottoattraversamento. Infine non verrebbe ad intaccarsi l'ultima risorsa strategica per Firenze, il sottosuolo, oggi lasciato inutilizzato ma che domani potrebbe diventare la sede di un eventuale sistema di metropolitane cittadine».«I risultati del sondaggio - ha spiegato Razzanelli - rivelano che solo il 13% dei fiorentini è a conoscenza del sottoattraversamento di Firenze ed ancora meno, l'8% sa che verrà costruito una stazione ai macelli. Il 71% è preoccupato per le conseguenze sulle falde acquifere sotterranee della città e per la stabilità degli edifici. I contrari all'opera sono il 45%, i favorevoli il 38%. Molte delle persone che si sono espresse positivamente ritengono, erroneamente per mancanza di informazione, che questa opera eliminerà molti dei treni in superficie. Una corretta informazione farebbe crescere i contrari a quest'opera. Comunque il 76% dei fiorentini, compresi una buona parte dei favorevoli, ritiene che prima di iniziare i lavori di scavo bisognerebbe esaminare e discutere il progetto dell'università di Firenze che consentirebbe di ridurre i costi del 90% ed eliminare i disagi degli scavi della galleria e della Stazione». (fn)