Agostini (PD): «Le priorità del Governo sono le impronte e l'immunità»

Questo il testo dell'intervento della consigliera Susanna Agostini (Partito Democratico)«La memoria corre alla pressione di mani forti che comprimevano le nostre falangi su tamponi e poi sulla ruvida carta della schedatura, perché, allora sedicenni, partecipavamo a manifestazioni.Per le strade di Firenze sfilavano lunghi cortei per la pace nel Vietnam, spesso la celere caricava gli studenti, molti passavano la notte nelle stanze della questura di via Zara. Era il 1968. Una stagione politica "mitica" per la memoria collettiva, durante la quale tanti di noi hanno forgiato la propria passione. Aumentò l'abbandono scolastico, anche a causa di mobbing politico. Era la prima generazione che si apriva, improvvisa, entusiasta, anche ingenua, a un modo nuovo di vivere la società e i rapporti interpersonali.L'auspicio è che quei tempi di cariche e facili schedature restino relegati nella memoria. Fa rabbrividire, davvero, il provvedimento del ministro degli Interni di rilevare le impronte, non a criminali, ma a bambini figli di un'etnia, a prescindere dall'aver commesso reati, perché, non si sa mai, potrebbero diventare ladruncoli….Stride ancora di più, allora, la scelta di segno opposto dello stesso Governo che autoassolve i suoi massimi rappresentanti e concede l'immunità alle più alte cariche dello Stato. Il cosiddetto "lodo Alfano" che fa seguito al "lodo Schifani", della serie che ogni Governo Berlusconi il suo "lodo" ad personam non se lo fa certo mancare.Guardiamo all'attualità della Costituzione Italiana, dove all'art. 3 si legge: "Tutti i cittadini sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione". L'atto di identità nazionale scritto dai padri costituenti che per il bene comune accantonarono steccati ideologici. Berlusconi ter, invece, prosegue la passione per le lettera I, questa volta però usata per: Impronte e Immunità. Parole sulle quali può già scrivere, con malcelato orgoglio: fatto».(fn)