Danza, ai Cantieri Goldonetta uno spettacolo realizzato per essere percepito anche dai non vedenti
In scena due danzatori non vedenti. Ad assistere, una ventina di ragazzi non vedenti, ognuno affiancato da ballerini professionisti che ricreano per loro lo spettacolo. Infine il pubblico vedente, che vede sia la danza centrale che quella a margine, in un gioco di echi, rimandi, ritardi e vuoti emozionante. E’ ‘Ecoute moi’, nuovo spettacolo che sarà rappresentato domani sera a Cango-Cantieri Goldonetta a Firenze.
La coreografia è stata ideata da Virgilio Sieni e sarà interpretata da due ragazzi non vedenti, Dorina Meta e Giuseppe Comuniello, del gruppo di lavoro ‘Damasco Corner’, progetto di Sieni pensato per la trasmissione della danza a persone non vedenti e che fa parte dell’Accademia dell’arte del gesto, fondata nel 2007 sempre da Sieni a Cango. Insieme al pubblico vedente, assisteranno a ‘Ecoute moi’ una ventina di giovani non vedenti che arrivano da Belgio e Polonia nell’ambito del progetto europeo ‘Citizens among citizens’, coordinato dall’Unione italiana ciechi e ipovedenti di Firenze e che prevede scambi tra persone non vedenti europee.
Lo spettacolo è stato presentato a Palazzo Vecchio alla presenza, tra gli altri, del capogruppo di Sinistra per Firenze Eros Cruccolini, del coreografo Sieni e di Antonio Quatraro, presidente provinciale dell’Unione italiana ciechi.
“Questo spettacolo – ha affermato Cruccolini – si propone l’abbattimento dei muri e delle barriere dei pregiudizi che ancora permangono verso le persone non vedenti o le persone disabili in generale, e riesce a creare una relazione, un contatto tra un’arte che a prima vista sembra essere preclusa a un non vedente”. “Seguo con estremo interesse le attività di Virgilio Sieni da tanti anni – ha aggiunto – e noto che spesso si cercano eccellenze al di fuori dalle mura domestiche non valorizzando quanto già di bello abbiamo in casa. I progetti di Sieni sono un patrimonio cui dare sempre più rilevanza”.
“Dal gennaio scorso – ha spiegato Sieni – ho iniziato a lavorare e incontrare un ragazzo non vedente, Giuseppe, poi raggiunto da un’altra ragazza cieca, Dorina. Con loro abbiamo esplorato varie possibilità di movimento e di percezione dello spazio. Si è trattato dell'inizio di un percorso condiviso che abbiamo deciso tutti insieme di proiettare verso un lungo viaggio: la costruzione di una compagnia di danza formata da ciechi, la preparazione di Dorina e Giuseppe per diventare insegnanti di danza e per trasmettere la loro esperienza non solo ai bambini non vedenti ma anche a danzatori professionisti, insomma, instaurare uno spazio di ricerca fondato sulla percezione del corpo e la natura del gesto tra vedenti e non vedenti”.
“Mi fa molto piacere – ha fatto sapere l’assessore comunale alla cultura Giuliano da Empoli – che questo progetto prenda forma: Virgilio Sieni non è solo un coreografo tra i più importanti della danza contemporanea, ma anche un vero e proprio animatore sociale, che usa l’arte per abbattere le barriere e mettere in comunicazione mondi e comunità differenti nella nostra città e in tutti i contesti nei quali opera. Per questa ragione mi sembra felice e naturale l’incontro con Eros Cruccolini che in un certo senso ha compiuto il percorso inverso: dall’impegno politico e sociale all’arte. Sono convinto che questa collaborazione darà frutti riusciti e sorprendenti”.
“Questo progetto – ha aggiunto Quatraro - vuole stabilire un ponte tra il non vedente e il vedente abbattendo la barriera della comunicazione non verbale. Si tratta di un messaggio intelligente di solidarietà che sfuggendo dal pietismo mira invece alla sostanza umana mettendo in primo piano il corpo che, sebbene privo della vista, torna così al suo ruolo di medium principale per la comunicazione interpersonale”. (edl)