Inchiesta cantieri Firenze, De Zordo: "Cosa si teme dalla commissione d'indagine?"

La capogruppo di perUnaltracittà: "Renzi vuole davvero prendere le distanze dalla gestione Domenici-Biagi? E perché non avviare la Commissione speciale sulle norme urbanistiche?"

“La decisione di limitarsi a un'indagine di commissione anziché istituire una Commissione d'indagine è una 'scelta al ribasso' che non da' le dovute garanzie per fare chiarezza sulle scelte urbanistiche nelle quali è coinvolta Quadra”. E' il commento della capogruppo di perUnaltracittà Ornella De Zordo sulla bocciatura da parte del PD dell'attivazione di una commissione d'indagine prevista dall'articolo 32 del regolamento comunale 'per accertare la regolarità e la correttezza di determinate attività amministrative comunali'”.“Se l'amministrazione comunale vuole davvero prendere le distanze dalla gestione dell'urbanistica Domenici-Biagi – ha aggiunto De Zordo – perché non appoggia la richiesta di una Commissione d'indagine? Scegliendo l'indagine di commissione urbanistica si limita chiaramente il raggio d'azione di controllo, si grava la III commissione consiliare di un compito eccessivo visto che dovrà lavorare su Piano strutturale e Regolamento urbanistico, e si ripete quanto intrapreso dalla vecchia amministrazione, che già aveva bocciato l'indagine amministrativa su Castello da noi avanzata. Da molto tempo inoltre – ha proseguito De Zordo – abbiamo denunciato la cementificazione consentita dalle norme vigenti. Per questo motivo riteniamo indispensabile (oltre l'azzeramento del Piano strutturale), la modifica del Regolamento edilizio. Certo che modificare documenti che presentano aspetti squisitamente tecnici, oltre che politici, necessita di competenze specifiche ed è così che abbiamo presentato oggi un emendamento alla proposta depositata da Valdo Spini dell'istituzione della Commissione speciale sulle norme urbanistiche, estendendo la composizione a figure tecniche, da docenti universitari a esponenti di associazioni e comitati, dal direttore dell'Urbanistica al presidente dell'Ordine degli architetti, dalla Asl all'Arpat. Ma la maggioranza non ha colto neanche questa occasione per tutelare il territorio e modificare norme edilizie che, a parole, aveva ammesso si dovessero rivedere.” (lb)