Urbanistica, Giocoli (Pdl): "E' interesse di tutti istituire la commissione di indagine"

"E' stato lo stesso sindaco Renzi a ribadire in consiglio la sua disponibilità"

Questo il testo dell'invervento di oggi di Bianca Maria Giocoli, vicecapogruppo del Pdl.

"Come opposizione di centro destra, e più in generale come opposizioni, abbiamo chiesto più volte nel corso degli anni e quanto meno dal 1999, commissioni di indagini per i più svariati argomenti. Firenze Fiera, gestione degli impianti pubblicitari, sottopasso piazza Vittorio Veneto, sottopasso Strozzi, consulenze esterne, spese per i campi Rom, errori di progettazione di opere quali parcheggio Ghiberti, Fortezza e l’ultima su Castello. Richieste mai accolte e commissioni d’indagine mai nate. Sul solo sottopasso Vittorio Veneto fu fatta una indagine di commissione finita in una relazione 'alla melassa' che grida ancora vendetta.
Vorrà dire qualcosa questo diniego incondizionato, e come si dice 'a prescindere'alle richieste delle opposizioni su argomenti che non solo hanno tenuto banco sulle pagine dei giornali per mesi,che hanno destato preoccupazione nella cittadinanza e che con il senno di poi si sono dimostrati problemi veri e clamorosi errori della amministrazione Domenici?
Ma oggi, nel chiedere il voto sulla nostra proposta di delibera di creazione di una commissione d’indagine prevista dallo statuto e recepita dal regolamento del consiglio comunale, siamo piu’ tranquilli e rincuorati da quanto affermato lunedì scorso dal sindaco Renzi.
Ho riascoltato il suo intervento per essere sicura di ricordare bene le sue parole e le cito testualmente:
'Diamo la massima disponibilità a tutte le commissioni di indagine, tutte quelle che il consiglio vorrà mettere in campo'. Quindi il voto di questo consiglio, se le parole del sindaco non sono sue esternazioni personali che i gruppi di maggioranza non condividono, non può che essere uno ed uno solo, positivo e che darà il via alla nostra richiesta.
D’altro canto vogliamo ricordare altri passaggi del suo intervento di lunedì scorso che avvalorano le sue affermazioni e la sua disponibilità alla commissione d’indagine. Nel citare quanto affermato dal procuratore Quattrocchi che aveva parlato di “corrosione di un certo modo di concepire la cosa pubblica”, il sindaco ha affermato chiaramente non solo la necessità di assoluta trasparenza nel voler parlare delle vicende urbanistiche in generale, ma che in quella sulla Quadra c’è qualcosa in piu’ rispetto alle altre. La condizione di parte offesa del Comune che viene affermata rende necessario proprio di non sottrarsi a quello che sarà un giudizio politico e non certo inquirente, poiché quest’ultimo, ovviamente, esula dalle nostre competenze.
Renzi dice che 'questa vicenda colpisce il mondo politico, colpisce una parte del mondo amministrativo e una parte degli ordini professionali'; che 'non si puo’ non accertare le responsabilità'; che 'le vicende giudiziarie in corso non sono iniziate qui e non finiscono qui' e le cita: 'Multiplex, Fortezza, Castello, Project, Firenze mobilità'; c'è da 'riaffermare uno stile nelle istituzioni, ma anche uno stile nella coalizione'.
Bene. Oggi quindi, sulla base di quanto affermato dal sindaco Renzi, se la maggioranza che è qui e siede in questo consiglio condivide quanto affermato dal sindaco lunedì, noi chiediamo l’affermazione di questo stile, di uno stile diverso dalla maggioranza che vi ha preceduto e che ha sempre negato a priori la necessità di chiarezza e quindi un voto positivo alla nostra proposta.
Apprezziamo anche e sfidiamo il sindaco a fare davvero quanto annunciato sempre lunedì sul percorso del piano strutturale; 'un tratto di strada da da fare insieme' con le opposizioni, ha detto. E’ evidente però che 'il riconoscimento di dignità reciproca', come ha detto Renzi, non può che andare di pari passo con la necessità di assoluta trasparenza. Per fare un tratto di strada insieme, nel tortuoso percorso di montagna del piano strutturale,  nel nome dell’interesse di Firenze, non si può e non si devono lasciare alle spalle ombre e dubbi sulle vicende urbanistiche del recente passato. E’ anche per questo che la proposta Spini ci vede scettici .
De iure condendo, sicuramente ci saranno norme da rivedere, da risoppesare alla luce di quanto accaduto e dei mostri urbanistici realizzati, ma non possiamo limitare la nostra indagine al futuro, nascondendoci dietro la foglia di fico di una commissione speciale che è non solo una diminutio di quella d’indagine, ma è sostanzialmente altro. Non possiamo accettare di guardare solo al domani, senza chiarire fino in fondo e verificare compiutamente l’asse di un’eredità urbanistica così pesante e ingombrante. La magistratura farà il suo corso, ma noi come consiglio comunale non possiamo abdicare al nostro ruolo di controllo.
E’ nell’interesse di tutti, e di voi maggioranza per primi, verificare attentamente e in tutti i modi possibili, per arrivare ad una consapevolezza, ad una presa di coscienza piena, per evitare che la sottovalutazione di certi comportamenti, di certe incompatibilità, di certe posizioni che si difendono per spirito di gruppo e di corpo anche quando sono indifendibili , ne determini il ripetersi.
La trasparenza che ci è richiesta come amministratori non puo’e non deve limitarsi alla sola presentazione della denuncia dei redditi".

(ag)