Muro di Berlino, l'intervento di Andrea Pugliese (PD)

Di seguito l'intervento del consigliere del PD Andrea Pugliese

"Oggi Berlino è al centro del mondo: sono in corso infatti le celebrazioni per ricordare la caduta del muro, avvenuta il 9 novembre 1989. Nella capitale tedesca la festa è cominciata da giorni: ad inaugurarla è stato il concerto degli U2 che si è tenuto davanti alla porta di Brandeburgo, un evento che ha richiamato migliaia di giovani e meno giovani! C'è molto per cui festeggiare oggi a Berlino, secondo me: non solo perchè ricordare la caduta del muro significa ricordare la fine di un'epoca caratterizzata dalla cosìdetta Guerra Fredda, un'epoca di tensioni, di separazioni, di contrapposizioni; ma anche perchè a vent'anni da quel giorno Berlino si presenta come un ottimo simbolo di speranza per il futuro dell'Occidente. In questi venti anni infatti Berlino è riuscita a rimettere insieme le sue due anime, molto diverse tra loro, il suo “est” e il suo “ovest”, trovando nelle differenze che le caratterizzavano la forza per costruire il suo futuro. Certo molte cose ancora devo essere sistemate, ma oggi la capitale tedesca può essere considerata, a mio parere, una delle città più moderne d'Europa, non a caso meta prediletta dei giovani perchè culturalmente viva e capace di offrire loro nuove forme d'espressione. Anche Firenze ha guardato oggi a Berlino: nel Salone dei Cinquecento tanti studenti si sono riuniti per parlare di quanto avvenuto in questi venti anni nella capitale tedesca e contemporaneamente per cercare di capire quale sarà il futuro della nostra città. Spero che Firenze possa fare tesoro soprattutto di un insegnamento che i tedeschi hanno dovuto imparare sulla propria pelle: che il futuro si costruisce non erigendo muri e cercando di dividere, ma al contrario cercando di armonizzare le differenze presenti in ciascuna società, in ciascun individuo, perchè quelle differenze rappresentano una ricchezza.
Penso soprattutto al clima politico che si respira in Italia in questi ultimi anni, caratterizzato non certo da una sana dialettica, che pur nelle differenze di opinioni di ciascuna parte politica, sia capace di metterne insieme il meglio e, così facendo, di far crescere il paese, ma piuttosto da intolleranza, spirito di prevaricazione, voglia di aggredire chi non la pensa come noi! Spero che un anniversario come quello che si celebra oggi a Berlino (e nel resto d'Europa) permetta di generare una riflessione anche in tutti noi, chiamati a fare politica: perchè i muri, qualsiasi tipo di muro, eretti per separare e nascondere, è destino che prima o poi cadano. Perchè allora perdere tanto tempo nell'erigerli e difenderli quando sarebbe più opportuno lavorare insieme per costruire il nostro futuro?"

(lb)