"Renzi coda di paglia, scappa da Firenze"

I consiglieri del PdL intervengono sul comportamento "superficiale del sindaco in consiglio"

“Da oggi è ufficiale: Matteo Renzi ha dimostrato di essere la perfetta continuità fra l’amministrazione Formigli-Domenici e quella attuale. Lo ha fatto scappando di fronte a quella che per Firenze è un’autentica emergenza urbanistica e morale, una priorità assoluta per la crescita e lo sviluppo della città nei prossimi 15 anni. Il sindaco non si è assunto neanche una responsabilità politica rispetto a un’inchiesta - che affonda le radici nella passata amministrazione ma è altrettanto vero che alcuni dei protagonisti di allora lo sono anche oggi - che sta sconvolgendo la città”. È quanto dichiarano i consiglieri comunali del PdL in merito al comportamento superficiale del sindaco Renzi nel corso del consiglio comunale di oggi.
“Nel suo intervento odierno non ha fatto autocritica politica, dichiarando che non se ne sentiva il bisogno, non ha indicato in quale direzione orienterà il Piano strutturale e si è limitato a lanciare strali contro i consiglieri del PdL assolutamente estranei alla vicenda e solo colpevoli ai suoi occhi obnubilati dalla faziosità, di avere evidenziato gli errori grossolani compiuti in passato. Inoltre – continuano gli esponenti del PdL – non è soltanto sospendendo i due dipendenti comunali arrestati che si possono risolvere i problemi di una città che sul piano urbanistico ha bisogno di risposte certe, definitive e trasparenti. Restiamo poi perplessi sulla gestione del consiglio da parte del presidente Giani che si è permesso anche di concludere la seduta definendola in maniera ‘partigiana’ come ‘una delle più brutte’”.
“Infine, rifacendoci questa volta ad una dotta citazione, visto che il sindaco va spesso a cercarle fuori casa, da Platone a Kennedy fino a Montesquieu, noi guardiamo in Italia e citiamo il maestro della nostra letteratura, Manzoni. Nel coro dell’Adelchi si legge “col novo signore rimane l’antico”: oggi in consiglio abbiamo rivisto Domenici” concludono i consiglieri del PdL. (lb)