"Vogliamo il dibattito sulle questioni urbanistiche. Il PD su Scino è debole e ambiguo"

Il capogruppo del PdL Galli e il vice presidente del consiglio comunale Cellai (PdL) chiedono risposte e trasparenza

“Dibattito sulle vicende urbanistiche nel prossimo consiglio comunale di lunedì. Lo abbiamo chiesto oggi  con determinazione in sede di conferenza dei capigruppo”. E’ quanto affermano il capigruppo del PdL Giovanni Galli e il vice presidente del consiglio comunale Jacopo Cellai. “ Il presidente Giani – hanno sottolineato i due esponenti del centro destra - ha dichiarato di farsi promotore della nostra richiesta nei confronti del Sindaco affinché svolga la comunicazione sul piano strutturale già prevista all’ordine dei lavori dello scorso consiglio comunale, e quindi già rimandata. Giani ha però riferito che il Sindaco gli aveva manifestato la volontà di non procedere a detta comunicazione nemmeno nel prossimo consiglio comunale. Abbiamo richiesto che al di là della disponibilità del Sindaco o di un assessore a svolgere la comunicazione in merito, il consiglio comunale discuta in ogni caso delle questioni urbanistiche”
Galli e Cellai riferiscono che “ è stato fatto presente da Giani che in quest’ultimo caso il dibattito potrebbe avvenire sotto forma di comunicazioni dei singoli consiglieri. Un’assurdità secondo noi che minimizzerebbe il ruolo del consiglio comunale. Se lunedì non affronteremo le vicende urbanistiche con un adeguato dibattito avremo la prova provata che Pd e forze di maggioranza sono terrorizzate dalle vicende di questi giorni e che preferiscono far finta che in città non stia accadendo niente rimandando per l’ennesima volta indicazioni importantissime in merito al futuro sviluppo della stessa.
La città ne parla, i giornali ne parlano, le tv ne parlano. Se fosse proprio il Consiglio Comunale ad abdicare alla discussione sarebbe un fatto di assoluta gravità e noi non faremo gli spettatori di un Consiglio Comunale imbavagliato. Abbiamo poi fatto presente la necessità di una presa di posizione pubblica del Pd nei confronti del consigliere Scino date le notizie stampa che lo hanno riguardato in questi giorni e il suo ruolo di vicepresidente del Consiglio Comunale, per comprendere se questa vicepresidenza abbia a tutt’oggi il supporto e il sostegno dello stesso. In assenza di questa presa di posizione considereremo l’opportunità dell’autosospensione dall’incarico dell’altro vicepresidente vicario Cellai, a salvaguardia della credibilità dell’intero ufficio di presidenza. Giani ha fatto presente che il consigliere Scino non ha avuto alcuna comunicazione ufficiale di un’indagine che lo riguarda e il capogruppo del Pd Bonifazi ha aggiunto che in assenza della medesima e di conoscere eventualmente il merito dell’ indagine il PD non esprime alcuna posizione. Che poi il nome di Scino sia da tre giorni sulla stampa locale come indagato e che nessuna smentita in proposito sia giunta da coloro che lo avrebbero iscritto fra gli indagati sembra non avere alcuna rilevanza dunque. Il PD ha deciso di non prendere una posizione dunque. Un atteggiamento debole e ambiguo. Perchè non c’è né il supporto né il sostegno politico nei confronti del vicepresidente Scino, ma nemmeno la volontà di chiedergli di fare un passo indietro. Un atteggiamento neppure franco nei confronti della persona di Scino. Appena ieri sera il Pd sottoscriveva un documento in cui si legge che ‘non ci pare corretto limitare la nostra analisi all’attesa della verità, è necessario spingersi oltre e valutare a fondo la trasparenza dei comportamenti politici e amministrativo’. Ma lo scrivevano ieri e probabilmente pensavano che domani è un altro giorno”. (lb)