Piano strutturale, De Zordo: "Finalmente Renzi ammette la necessità di riscriverlo".

La capogruppo di perUnaltracittà chiede alla giunta di stabilire regole improntate all'etica pubblica

“Finalmente l'amministrazione comunale ammette che il vecchio Piano Strutturale, già naufragato nella scorsa legislatura, non può essere semplicemente modificato. La città ha bisogno di uno strumento urbanistico completamente nuovo”. E' il commento della capogruppo di perUnaltracittà Ornella De Zordo rispetto al dibattito cittadino sul piano strutturale. “Il sindaco e la giunta stabiliscano ora regole e criteri di etica pubblica con il quale riscrivere il documento - ha aggiunto De Zordo - se davvero si vorrà essere credibili, ad esempio, non potrà più esistere che consulenti del Comune siano legati a soggetti privati che hanno interessi in città".“Non si può ripresentare un Piano che, per quanto modificato anche pesantemente - e per ora non abbiamo alcuna garanzia in tal senso - si basi sulla stessa impostazione di quello della amministrazione Domenici. Quel Piano è nato proprio dall'ambiente tecnico-politico che è stato completamente messo sotto accusa dalla magistratura, da Castello a Quadra, con accuse pesanti che mettono in discussione l'autonomia delle scelte e il primato dell'interesse pubblico, primo riferimento per qualsiasi atto di pianificazione territoriale" ha spiegato la capogruppo di perUnaltracittà. “La giunta in questo momento ha l'obbligo morale di distinguersi per trasparenza e discontinuità con il passato, ideando da zero un nuovo piano strutturale, incentrato sull'interesse pubblico, sulla pianificazione e basato sui bisogni effettivi di questo territorio e sulla partecipazione reale dei soggetti radicati nella realtà territoriale. Si tratta di una richiesta che più volte abbiamo formulato, a partire dalla scorsa legislatura – ha concluso De Zordo – ora dal sindaco Renzi, dopo le parole ci aspettiamo i fatti”.(fd)