"No alla cessione degli autentici scritti vasariani"
Impegnarsi con il ministero dei beni culturali perché venga negata con fermezza la cessione degli autentici scritti vasariani, anche assumendo rapporti diretti con il ministro Sandro Bondi e studiare le forme con cui il Comune di Firenze ed il Comune di Arezzo possano assumere gli atti ed i comportamenti più opportuni per impedire lo scempio costituito dalla cessione dei beni. E’ quanto chiede in una mozione il presidente del consiglio comunale Eugenio Giani. “Proporrò all’ufficio di presidenza – spiega Giani – di mettere in votazione l’atto già nella seduta di lunedì pomeriggio. Il senso della mia mozione intende unire Firenze ad Arezzo nella protesta sulla prospettata cessione delle carte di Giorgio Vasari che rappresentano un patrimonio pubblico ed esaltano un personaggio che tanto ha dato alla cultura della nostra terra. Importante per chi opera in Palazzo Vecchio, ad esempio, il testo ‘Ragionamenti’ che descrive con dovizia di particolari le sue opere all’interno del palazzo simbolo civile della nostra città”.(fd)
Tipologia: Mozione
Soggetti proponenti: Il presidente del consiglio comunale Eugenio Giani
IL CONSIGLIO COMUNALE DI FIRENZE
Premesso che l’Amministrazione Comunale ha tra le proprie finalità istituzionali la valorizzazione e lo sviluppo del patrimonio culturale in tutte le sue forme.
Valutato lo Statuto del Comune di Firenze che all’art. 9, comma 2 afferma come il Comune “opera per la conservazione e valorizzazione del patrimonio monumentale, artistico, archivistico, documentale e librario e per garantire alla cittadinanza il diritto alla fruizione ed alla consultazione di tale patrimonio.
Considerato il rilievo dell’opera di Giorgio Vasari nella città di Firenze ed in particolare in Palazzo Vecchio, artefice del “rinnovamento” dell’architettura, del decoro, della illustrazione pittorica nella seconda metà del 500.
Valutata l’importanza fondamentale nello studio della personalità e della vita del Vasari del cosiddetto “libro dei ricordi” di cui si prospetta la cessione privata a non ben precisati magnati russi.
Visto come abbiamo esempi quali “la Tabula Doria” rappresentante la più autentica visione della Battaglia di Anghiari di Michelangelo che finiti in mano privata non consentono più la visione e la consultazione.
Ritenendo inaccettabile per il rispetto della città di Firenze, la Toscana, l’Italia debbono a Giorgio Vasari per l’importante testo dei suoi autografi scritti vada in mano privata e diventi di fatto inaccessibile al pubblico.
Condividendo l’azione del Sindaco di Arezzo alla quale val la pena che tutte le istituzioni pubbliche della Toscana si associno perché il Ministero dei Beni Culturali impedisca negando l’autorizzazione la cessione a terzi degli scritti del Vasari
INVITA IL SINDACO E LA GIUNTA
Ad impegnarsi con il Ministero dei Beni Culturali perché venga negata con fermezza la cessione degli autentici scritti vasariani anche assumendo rapporti diretti con il Ministro Sandro Bondi.
A studiare le forme con cui il Comune di Firenze ed il Comune di Arezzo possano assumere gli atti ed i comportamenti più opportuni per impedire lo scempio costituito dalla cessione dei beni.