Casa del cinema, a Firenze uno spazio per sostenere e rilanciare il settore

 

 

Nascerà a Firenze la Casa del cinema, progetto di Regione Toscana e Mediateca che vuole creare uno spazio per sostenere, rilanciare, reinventare il cinema. La sede sarà provvisoriamente al cinema Odeon, in piazza Strozzi, in attesa che la Regione acquisisca e riallesta il Teatro delle Compagnia, in via Cavour. L’investimento annuale, a carico dell’amministrazione regionale, sarà di 400 mila euro. Il Comune, invece, non investirà risorse ma crede nel progetto e farà parte di un tavolo permanente congiunto con la Regione per monitorarne lo sviluppo.
Come spiegato dall’assessore regionale Paolo Cocchi, la Casa del cinema prevede retrospettive, omaggi a registi o attori, prime visioni di cinema indipendente, approfondimenti, documentari, incontri e seminari con esperti anche internazionali, performance, festival. La gestione sarà affidata alla Fondazione Mediateca toscana film commission e transiterà nella Fondazione Sistema toscana che si fonderà con la prima. Il cinema Odeon sarà rilevato per 300 mila euro annui. Secondo le stime di Cocchi, il bilancio annuale della Casa sarà di un milione di euro, coperti oltre che dalla Regione anche da bigliettazione, pubblicità, ricavi della ristorazione (il cinema avrà un bar e un ristorante). La sede definitiva del Teatro della Compagnia sarà pronta, secondo la Regione, tra tre anni.
“Questo progetto - ha spiegato da Empoli - è uno schizzo, un inizio di una cosa molto interessante che, seppur non gestita dal Comune, tocca Firenze direttamente e potrà portare benefici virtuosi al ‘sistema cinema’ che al momento vede purtroppo anche molte sale chiuse anche se, a questo proposito, possiamo già annunciare che l’Alfieri riaprirà la prossima primavera. Impedire la chiusura dei cinema e lottare per la riapertura è giusto, ma è anche una forma di pigrizia: una sala non può artificiosamente essere tenuta in vita senza un disegno complessivo che sia di ampio respiro e più risolutivo”. “La Casa del cinema - ha aggiunto - è un progetto più virtuoso, che vuole tener conto dei grandi cambiamenti che le sale cinematografiche hanno conosciuto negli ultimi anni e che vivono oggi molto diversamente rispetto al passato, con servizi, offerte e programmazione diversi per ore e fasce di pubblico”. (edl)