Secondo sottopasso pedonale in via V. Emanuele e marciapiede in via del Romitino, via libera della commissione urbanistica
Via libera della commissione urbanistica al secondo sottopasso pedonale in via Vittorio Emanuele e alla realizzazione di un marciapiede in via del Romitino per i portatori di handicap (ma anche per chi transita con un passeggino). La mozione proposta dal consigliere del PdL Massimo Sabatini è stata votata all’unanimità anche in commissione sviluppo economico e dopo l’okay della commissione urbanistica di oggi manca solo il via libera del consiglio comunale. “Se le verifiche tecniche daranno esito positivo – ha detto Sabatini -, lavoreremo per dotare entrambi i sottopassi pedonali di via Vittorio Emanuele anche di passaggio ciclabile. Finalmente – ha aggiunto massimo Sabatini- potranno essere i risolti i problemi di mobilità dei cittadini della zona che da tempo chiedevano la revisione di alcune scelte. Dopo la soppressione dei due storici passaggi a livello di via Vittorio Emanuele, nel corso degli anni era stata messa in atto la realizzazione di uno solo dei due sottopassi pedonali necessari a mantenere facile comunicazione tra le due parti di città separate dalla ferrovia. Lo stralcio di un sottopasso pedonale lasciava "ghettizzati" molti cittadini impedendo l'accesso a scuole, farmacie e negozi. Non solo. Imponeva un tragitto obbligato e lunghissimo a chiunque avesse problemi di deambulazione; con l'aggravante di dover passare dal percorso accidentato di via del Romitino”. Sabatini ha poi spiegato che “dopo i fatti di luglio, che partendo dai lunghi lavori in Largo Cantù richiamarono l'attenzione sui sottopassi, ho lavorato senza soluzione di continuità alla ricerca della miglior soluzione anche per via V. Emanuele. Interessandomi a tutti i dettagli ho portato avanti anche la questione del passaggio viario (che avrebbe unito il Ponte Rosso con Piazza Dalmazia), ma quello proprio non è realizzabile. Abbiamo avuto audizione con l'assessore e con tutti i tecnici e se da un lato, sono stati mostrati gli ostacoli al collegamento viario, dall'altro sono emerse le vie di soluzione per altre scelte”. (lb)