Programma di mandato, Di Puccio (gruppo misto): "Ora al lavoro, non possiamo far tardi"

Questo l’intervento del consigliere Stefano Di Puccio (gruppo misto):

“Come non condividere un programma cosi, completo, innovativo, coinvolgente. Coinvolgente nel senso che finalmente rende il cittadino protagonista del governo della città e non più oggetto passivo. Ho apprezzato la volontà di ascoltare, di valutare risorse e mancanze della città, risorse che devono essere valorizzate mancanze che devono essere riempite. Ma a questa capacità di ascolto deve rispondere una capacità di risposta: risposte concrete, alle parole dobbiamo far seguire i fatti.
Firenze capitale della cultura della accoglienza della solidarietà, Firenze città aperta, Firenze che non si accontenti più di essere soltanto Firenze, ma si metta in gioco, e si confronti con le altre capitali d’Europa. Inutile ripetere quanto già è stato detto da lei signor sindaco e dai miei colleghi consiglieri che mi hanno preceduto, le idee i suggerimenti che avrei da fare le riservo al lavoro di commissione. Sono sicuro che le promesse fatte verranno mantenute, me ne faccio carico, come ha fatto lei poco fa. Abbiamo cinque anni davanti non dobbiamo sprecare nemmeno un minuto.
Io sarò portavoce non solo di coloro che mi hanno votato ma anche degli altri cittadini che come tali hanno aspettative del tutto legittime nei confronti del governo della città, Sarò vigile, e non vigilino, severo e puntuale più dei colleghi dell’opposizione, le responsabilità che ho assunto a nome suo con la mia carica mi impongono di esserlo.
Ho apprezzato molto la visione a 360° delle problematiche della città, ma ritengo che un occhio di maggior riguardo debba essere dedicato al problema degli anziani. Anziani che per qualcuno sono i nonni per altri i genitori, ma prima o poi, ce lo auguriamo, saremo noi. Raccomando dunque che quanto non detto esplicitamente nel programma, sia davvero trattato con la stessa anzi con maggiore attenzione degli altri problemi della città. Ho fiducia nel suo programma, per questo avrà l’approvazione del mio gruppo. La sveglia l’abbiamo sentita, adesso dobbiamo alzarci e cominciare a lavorare. Non possiamo far tardi”.