Seves, Sabatini (PdL): "Il sindaco si faccia sentire per gli operai e per il rilancio industriale di Firenze"

“Ribadisco quanto detto in consiglio dove ho esortato il sindaco ad azioni forti per la soluzione del caso Seves. Il consiglio si è già espresso con l'unanimità e pure con una standing ovation meritatissima a quei lavoratori che, col loro presidio no-stop, da giorni, chiamano attenzione su di sè e sull'incomprensibile scelta dei vertici aziendali circa destino di uno stabilimento da tempo in utile”. E quanto ha detto il consigliere del PdL Massimo Sabatini. “Il caso Seves non si ferma a "quanto è nelle corde amministrative del Sindaco e del Consiglio". Il caso travalica anche la questione occupazionale, che è ovviamente la prima da difendere e risolvere. La questione è di forte impatto a livello industriale! Serve dare supporto in comunicazione mediatica ai lavoratori della Seves. Serve che il primo cittadino "sfondi" in comunicazione per loro. Serve per loro e per la rinascita di uno sviluppo industriale di questa città. Come avvenuto da altre parti (la soluzione positiva del caso INSE) questo match non va perso! Prima di Seves troppe aziende hanno lasciato Firenze. Alcune per motivazioni simili di opportunistico decentramento produttivo, altre per fenomeni improvvidi di accorpamento o fusione, altre ancora mancanza di auto-promozione dell'intero sistema fiorentino. Non abbiamo più una banca fiorentina, abbiamo visto uscire o passare di mano Banca Toscana e Carifi, molti servizi nati qui (Findomestic) se ne vanno e vedono a rischio anche la sede storica ed originaria (Fondiaria), realtà dal passato di successo (Manetti & Roberts) sono risalite verso Milano. E si è mai mosso qualcuno da Palazzo Vecchio per questo? Non è forse il caso di iniziare a difendere un proprio ruolo industriale? Seves è l'occasione giusta per far vedere fuori i muscoli di Firenze. Quel brevetto (vetro-cemento) è nato qui, è stato perfezionato artigianalmente qui, è sempre stato prodotto qui. Difendiamolo! I lavoratori ci hanno messo la faccia e si sono presi il freddo, le Istituzioni politiche gli diano voce”.
 

 

(lb)