Programma di mandato, Grassi (Spini per Firenze): "Grandi parole, ma solo poche scelte enunciate in concreto"
Questo l'intervento del Consigliere Grassi, del Gruppo Consiliare 'Spini per Firenze' :
"Sicuramente nei prossimi 5 anni non mancheranno per il Sindaco e i Consiglieri Comunali i problemi da risolvere, e sempre il nostro contributo, come Gruppo Consiliare, sarà quello teso alla risoluzione: su questo ci confronteremo con la Giunta e la maggioranza. Non saremo bravi solo a criticare, ma il nostro impegno sarà nell'approfondire, nel proporre, nel confrontare e nel decidere come comportarsi sul voto in aula.
Sul documento che ci è stato consegnato dal Sindaco, vediamo grandi parole, difficilmente non condivisibili, ma solo poche scelte chiave enunciate in concreto: su ciascuna proposta annunciata attendiamo le delibere per valutare le modalità con cui si intendono realizzare i progetti. Nel capitolo dell'ambiente ci sono ottimi spunti per un lavoro efficiente nel mandato, si parla di energie rinnovabili, di attenzione al clima, di riduzione dei consumi, di incentivazione della mobilità sostenibile e di quella elementare, di aree cani e di riduzione dell'inquinamento acustico e ambientale: ci auguriamo che la loro realizzazione sia migliore rispetto a quella del Piano di Risanamento Acustico, dove a fronte di un progetto di 23 milioni di euro, nell'intero mandato, forse riusciremo ad avere fondi per un decimo del piano
Come Gruppo Consiliare abbiamo posto 6 punti chiarificatori sul sociale e la crisi economica, sul decentramento, sul ruolo che si intende dare al centro storico e ai contenitori che rimarranno vuoti nei prossimi anni, sulla cultura, sulla eliminazione della stazione Foster e sulle alienazioni degli immobili comunali. Attendiamo su questo una risposta da parte del Sindaco, della Giunta e della maggioranza. Sul sociale, vogliamo richiamare l'attenzione del governo cittadino alla inadeguatezza e rigidità del regolamento di erogazione dei contributi: non riesce a dare risposte ai fiorentini che risentono della crisi imprevedibile che stiamo vivendo. Infine sulle alienazioni degli immobili pubblici, oggi il Sindaco ha annunciato vendite per 100 milioni di euro nel 2010: chiedevamo alla nuova maggioranza di fare una inversione di rotta sul tema delle alienazioni e questa non è la direzione da noi auspicata. Speriamo di aver compreso male le parole del Sindaco, ma l'idea di accentrare gli uffici comunali in un solo edificio e vendere sia i palazzi lasciati liberi dal trasferimento delle funzioni giudiziarie nel nuovo Palazzo di Novoli, che gli altri edifici lasciati liberi dal trasferimento delle funzioni comunali, non può trovarci d'accordo.
Nel passato, alienando immobili e rinunciando ad acquistare dal Demanio i beni in vendita il Comune ha deciso di far cassa, rinunciando ad incidere sullo sviluppo della Città. Il Comune adesso deve solo accettare, senza poter pretendere dal privato la collocazione delle funzioni pubbliche o diminuzioni dei diritti di edificazione poiché non più eliminabili o riducibili. Su questo il Sindaco Renzi sembra voler continuare all'ennesima potenza ad alienare beni immobili, rischiando che il bilancio sia economicamente sostenibile solo grazie alle entrate dalle 'svendite' o dagli oneri di urbanizzazione dei privati. Senza dubbio nella discussione del programma di mandato bastano le parole per recepire le richieste del Consiglio Comunale, ma quando ci saranno da approvare i bilanci e le delibere, alle parole dovranno corrispondere azioni concrete e modifiche reali: per questo vigileremo che le buone proposte contenute nel programma siano tradotte realmente e adeguatamente".
(lb)