'Spini per Firenze': «Opposizione di proposta. Firenze una città da riconciliare e da rilanciare»

Ecco i «sei punti dirimenti» sui quali il gruppo «chiede chiarimenti ed integrazioni prima del voto di lunedì»

Questo il testo del documento del gruppo “Spini per Firenze”:

«Il gruppo “Spini per Firenze” ha promesso una opposizione non pregiudiziale, ma di proposta in positivo. Questo per la grave situazione della città che ha bisogno di risposte urgenti ai suoi problemi.

Abbiamo chiesto con insistenza la possibilità di un confronto sul “programma di mandato” previsto dall’art. 37 dello statuto proprio per affermare la centralità del Consiglio Comunale e portare in quella sede il nostro contributo al dibattito sulla città. Il nostro motto durante la campagna elettorale è stato “Firenze – una città da riconciliare e da rilanciare” e a questo vogliamo mantenerci coerenti.

Abbiamo letto con attenzione il programma del Sindaco.
Vi abbiamo trovato punti di contatto con le nostre “66 parole”, in particolare all’interno del capitolo sull’ambiente e in quello sull’iniziativa istituzionale per l’Area Metropolitana. Vi abbiamo verificato punti di dissenso importanti (es. sottoattraversamento ferroviario), o argomenti non sufficientemente trattati (es. ruolo del Comune nella riaffermazione dei diritti civili).
Ma non vogliamo fermarci ad una semplice esegesi del testo. In vista del dibattito di lunedì 19 p.v. vogliamo presentare comunque alcuni punti dirimenti sui quali chiediamo precisi chiarimenti o integrazioni per decidere il nostro orientamento finale:

1) L’economia e il sociale: Firenze non è esente dagli effetti della crisi, anzi i dati della CIG sono preoccupanti. E’ per questo che si rende necessaria la convocazione immediata del tavolo di concertazione dell’economia cittadina. Tale organismo deve attivarsi in vista del Bilancio preventivo del Comune, ma può affrontare, in un incontro fra i vari soggetti economici, anche i problemi immediati dell’occupazione, del finanziamento delle attività imprenditoriali, della salvezza delle imprese produttivamente valide (es. SEVES). E’ altresì importante rilanciare la funzione sociale del Comune, sia con fondi aggiuntivi ai SIAST destinati a sostenere la prevedibile maggiore ondata di richieste di sostegno economico, anche rivedendo i criteri per l’erogazione dei contributi rispetto all’attuale regolamento che affida la valutazione a meri calcoli aritmetici talvolta astratti dalla realtà. Grande attenzione va riservata al tema della Casa.

2) Eliminazione della previsione della Stazione Foster ai Macelli: vogliamo sapere se si intende mantenere ferma la posizione su questo punto. Se dovesse esser resa impossibile la fermata di SMN, è infatti praticabile l’ipotesi di attivare altre stazioni. In ogni caso ci si deve impegnare di più sul cosiddetto ‘periodo transitorio’ che deve vedere una città attrezzata a ricevere subito l’Alta Velocità.

3) Piano Centro storico e uffici comunali: Non ci sembra sufficientemente sottolineata e strumentata la necessità di un rilancio del centro storico, che deve andare di pari passo con la definizione degli interventi a Castello. In tal senso la pedonalizzazione di Piazza del Duomo, presente anche nel nostro programma elettorale, deve essere la prefazione ad un discorso di rilancio del centro storico della Città. In un contesto siffatto, ci sembra che il programma di mandato, da un lato, parla di un nuovo edificio per uffici comunali, dall’altro lato, accenna agli uffici giudiziari dismessi di proprietà comunale che rimarranno disponibili nel centro storico. Occorre un chiarimento. Che si vuol fare?
La cosa più urgente è che il Comune stesso faccia un piano per programmare l’uso delle sue proprietà che rimarranno inutilizzate con l’operatività del nuovo Palazzo di Giustizia.

4) Partecipazione e Quartieri: Così come affermiamo la centralità del Consiglio Comunale, così vogliamo valorizzare il ruolo dei Consigli di Quartiere democraticamente eletti che non devono essere svuotati a meri parlamentini ma devono assumersi le responsabilità che a loro competono nell’Amministrazione della Città. Proprio la prospettiva di un governo allargato dell’Area metropolitana sottolineerà il ruolo di vere e proprie Municipalità, che aggregazioni di centomila persone o più, come taluni dei nostri Quartieri, devono poter assumere.

5) Cultura: a) Abbiamo chiesto con forza che vi fosse un luogo in cui gli artisti, delle vecchie come delle nuove attività artistiche (pittura, ma design, scultura ma fotografia, ecc.) potessero esprimersi liberamente attirando energie giovani anche dall’estero. Noi abbiamo individuato questo luogo nel Meccanotessile e continuiamo a pensarla così. Se questo non venisse realizzato, la Giunta ci deve dire quale è la concreta alternativa possibile.
b) Ci sembra insufficiente la parte sul ruolo e sul valore della riproposizione del patrimonio storico-artistico fiorentino. Abbiamo proposto un’iniziativa integrata su Michelangelo a scala internazionale. Vediamo proposta nel Programma di Mandato un’iniziativa per il 500° anniversario della morte di Vespucci, per il 2012 (e va bene). Vediamo anche proposta, con ottimismo, un’iniziativa per il 500° anniversario di Leonardo da Vinci che cade addirittura al termine del successivo mandato amministrativo maggio 2019. Riconfermiamo quindi la nostra idea per il 450° anniversario di Michelangelo (18 febbraio 2014) che cade all’interno di questo mandato elettorale.

6) Oculata politica del patrimonio immobiliare comunale: Valorizzare e recuperare con fondi, anche extra-comunali, il patrimonio immobiliare con funzioni sia di recupero storico ed architettonico, che di sostegno all’emergenza abitativa. Riservare solo edifici difficilmente recuperabili e privi di utilità per le attività del Comune all’iter dell’alienazione. La vendita del patrimonio immobiliare non deve essere una sorta di ‘si salvi chi può’ per riparare alle carenze del bilancio comunale.

Proporremo queste esigenze nel dibattito del Consiglio Comunale di lunedì prossimo, ascolteremo le risposte che ci verranno date e decideremo in rapporto a queste. In tal modo riteniamo di contribuire ad un dibattito non formale ma reale fra Giunta e Consiglio, fra forze politiche di maggioranza e di opposizione. Nella seconda parte del Consiglio Comunale, dedicata al tema della TAV, proporremo una delibera che applica il procedimento di partecipazione previsto dalla Legge della Regione Toscana al tema del sottoattraversamento del territorio fiorentino.

 

Valdo Spini

Tommaso Grassi»
 

 

 

(fn)