Acqua, De Zordo: "Si torni a tariffe accessibili. No a speculazioni private"
“Perché l'acqua di Firenze è la più cara d'Italia?”. A chiederlo in un'interrogazione presentata oggi è la capogruppo di perUnaltracittà Ornella De Zordo. “Secondo il dossier pubblicato oggi da Cittadinanzattiva - ha spiegato De Zordo - a Firenze la spesa media annua per la bolletta dell'acqua è di 378 euro nel 2008, a fronte di una media nazionale pari a 253 euro, e con un incremento della bolletta del 7,4% rispetto al 2007. Dati che confermano la situazione già emersa in seguito ad una recente indagine realizzata dall'associazione indipendente Altroconsumo, che addirittura parlano di una spesa media annua 448 euro. Una cifra che colloca Firenze in cima alla classifica delle città più care: nella nostra città l'acqua costa il 300% in più rispetto a Milano, ad esempio”. “Crediamo che si tratti di una situazione paradossale – ha sottolineato De Zordo – e per questo vorremmo sapere quali siano i motivi e le componenti di costo che portano a determinare per l'utenza tariffe così elevate rispetto al resto del territorio nazionale. Publiacqua, tra l'altro, ha presentato nell'ultimo bilancio un utile di esercizio di circa 8 milioni di euro, destinati ampiamente alla remunerazione dei soci tra cui i soci privati industriali. Occorre rivedere da subito la gestione privata, perché l'acqua è e deve rimanere un bene comune fondamentale e non può essere assoggettato ad interessi economici”.“La riduzione nel 2009 della fascia di tariffa agevolata a 60 mc (nel 2006 era di 100 mc), inoltre, ha comportato la spalmatura degli aumenti tariffari su un numero più ampio di nuclei familiari, coinvolgendo così anche quelli con minore capacità di reddito. L'amministrazione comunale – ha concluso De Zordo – deve prendere provvedimenti affinché i costi dell'acqua in città siano contenuti e accessibili a tutti”. (lb)
Ecco qui di seguito il testo dell'interrogazione:
Tipologia: Interrogazione
Oggetto: Bolletta annua del servizio idrico nel Comune di Firenze
VISTO che da un'inchiesta sull’acqua potabile, realizzata dall'associazione indipendente di consumatori Altroconsumo e resa nota in ottobre, risulta che a Firenze una famiglia media utilizzando 200 metri cubi all'anno, in un anno spende in bolletta la cifra di 448 €, la più alta in tutto il territorio italiano;
CONSIDERATO che da tale inchiesta risulta che a Firenze l'acqua è più cara del 300% rispetto a Milano e supera di oltre il 70% la media nazionale che, sempre per un consumo di 200 metri cubi di acqua l’anno, è pari a una spesa di 261 euro;
CONSIDERATO anche che dal Dossier nazionale del 15 ottobre 2009 sul servizio idrico integrato, realizzato dall’associazione Cittadinanzattiva, risulta che Firenze è la terza città italiana dove l’acqua costa di più, con una spesa media annua di 378 euro nel 2008, a fronte di una spesa media nazionale pari a 253 euro, e con un incremento della bolletta del 7,4% rispetto al 2007;
VALUTATO che Publiacqua, la società di gestione del servizio idrico, ha presentato nell'ultimo bilancio un utile di esercizio di circa 8 milioni di euro, destinati ampiamente alla remunerazione dei soci tra cui i soci privati industriali;
APPURATO che la riduzione nel 2009 della fascia di tariffa agevolata a 60 mc (nel 2006 era di 100 mc) ha comportato la spalmatura degli aumenti tariffari su un numero più ampio di nuclei familiari determinando l'assoggettamento ai maggiori costi rilevati nell'inchiesta anche a quelli con minore capacità di reddito;
RITENUTO valido il principio dell’acqua come “bene comune e diritto umano universale nonché la definizione del servizio idrico come servizio “privo di rilevanza economica” :
SI INTERROGA IL SINDACO per sapere:
1) le componenti di costo all’interno delle singole voci che concorrono a determinare la tariffa oggi applicata per la gestione del servizio idrico integrato;
2) quali sono gli indirizzi che i soci di Publiacqua stanno maturando per la determinazione della tariffa nell'immediato futuro;
3) quali sono i meccanismi di controllo da parte di ATO 3 sugli aumenti della tariffa;
4) quali sono gli ostacoli per applicare in futuro tariffe più basse che pongano Firenze n linea con i costi rilevati in altri territori.
Ornella De Zordo