Al Museo Marini uno spettacolo multimediale su Galileo. Venerdì va in scena "...e primamente vidi la luna"

Il presidente della commissione cultura Bieber: "Incentivare la possibilità di creare nei musei spazi d'interazione col pubblico"

Uno spettacolo su Galileo, in versione multimediale, che ha come ‘base’ la voce degli astri registrata da un radio telescopio. La performance si terrà venerdì 16 ottobre alle 21.30 al Museo Marino Marini in occasione delle celebrazioni per i 400 anni dalle scoperte astronomiche di Galileo Galilei. E’ una prime prima esecuzione assoluta e si chiama “e primamente vidi la luna...”/Galileo: diario di un eretico, performance multimediale per voci, strumenti, stelle e corpi in movimento di Alfonso Belfiore e Paola Lopreiato, con Massimo Tarducci, Manuela Critelli e Paola Lopreiato. La produzione è di Terzaprattica, Fiesolearte, Artenova e Ist. Int. Arte e Tecnologia con il contributo dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze. Tutta l’iniziativa è stata presenta in Palazzo Vecchio dal presidente della commissione cultura Leonardo Bieber insieme ad Alfonso Belfiore e agli attori.
“E’ da apprezzare – ha detto il presidente Bieber – l’idea di uno spettacolo dentro un museo. E’ un’abitudine da incentivare in modo che i musei non siamo solo spazi espositivi, ma vissuti, luoghi in cui anche il pubblico può interagire con l’arte”. L’opera multimediale, allestita nella cripta del museo, con multi-proiezioni e tecnologie elettroniche ed informatiche interattive, utilizza anche radiosegnali provenienti da alcuni corpi celesti, come la luna, il sole, alcune galassie ed anche radiosegnali provenienti da lontanissime regioni dell’universo. Attraverso l’uso di speciali tecnologie elettroniche ed informatiche, la natura interagisce così con la parola, con il canto, con la musica, le immagini e il gesto.
“Abbiamo scelto di rappresentare il lato più umano di Galileo – ha detto Alfonso Belfiore – costruendo il canto e la musica sulla base delle registrazioni del rumore degli astri e del cosmo ottenute con il radio telescopio”.
In scena, tre personaggi, rappresentanti l’umanità del nostro tempo, attraverso la lettura di un ipotetico diario di Galileo, raccogliendo l’eredità del suo pensiero ed in senso più ampio l’eredità dell’uomo, propongono, nei 60 minuti della performance, situazioni in cui ricorrono i temi più profondi riguardanti il senso dell’esistenza e la coscienza che abbiamo della vita stessa, attraverso paralleli con ciò che la figura di Galileo rappresenta per la nostra cultura, la nostra storia, il patrimonio umano. La performance si articola in sette quadri, sette come il numero dei Salmi Penitenziali che Galileo, graziato a seguito della abiura, fu condannato a recitare una volta alla settimana per 3 anni. Sette quadri che costituiscono una sorta di piattaforma ipnotica, un rituale attraverso cui sono vissute e indagate vicende ed emozioni legate all’esperienza di Galileo ma in una dimensione dilatata capace di raggiungere ed inglobare fatti e condizioni umane attuali. Galileo è dunque una metafora, una metafora che unisce situazioni così apparentemente lontane con esperienze del nostro tempo attraverso l’inquietudine che pervade la nostra vita.  “e primamente vidi la luna...” è un percorso che cerca di cogliere il Galileo che è dentro di noi, che racconta l’emozione dello stupore, la bellezza provata nella scoperta e nella crescita della conoscenza. È il bisogno innato di spiegarci tutto, di giustificare ogni cosa, di comprendere il senso di un ordine superiore. È il conflitto tra il pensiero razionale e i dogmi imposti da religioni, da tradizioni e culture imperanti e quegli archetipi collettivi da cui scaturiscono miti, simboli e significati a cui spesso affidiamo la nostra vita, le nostre scelte. È il conflitto tra il pensiero razionale ed un potere capace di distorcere la conoscenza quasi fino ad intaccare la realtà stessa delle cose. La manifestazione è ad ingresso gratuito. Per informazioni: Museo Marino Marini, Piazza San Pancrazio - Firenze info@museomarinomarini.it - tel. 055.219432. (lb)