Cittadella viola, Pieri: "Ci sono ancora incognite sul come farla a Castello"
“Fatti e non parole sulla cittadella viola a Castello”. Lo ha detto il consigliere del PdL Massimo Pieri che questo pomeriggio in consiglio comunale ha posto una domanda di attualità sulle dichiarazione di Ligresti rilasciate alla stampa e sulla cittadella alla quale il sindaco ha risposto. Il consigliere del centro destra pone anche all’attenzione la questione del piano strutturale che se non verrà approvato entro il 2010, scatterà il cosiddetto regime di ‘salvaguardia’.
Pieri nella domanda di attualità chiede cosa pensa “il Comune delle dichiarazioni di Ligresti, oltretutto rilasciate volutamente (l’alternativa era scegliere di stare zitto e Ligresti non l’ha fatto) e in particolare riguardo al dissequestro che Ligresti in base alle sua dichiarazione non chiede”. Il consigliere parla poi dei tifosi che come tutti si stanno interrogando in questo momento sul percorso che dovrebbe portare alla cittadella. Anche la convenzione fra Comune e Fondiaria e l’acquisizione di aree prescelte per la cittadella viola al patrimonio del Comune sono questione da comprendere con chiarezza soprattutto anche alla luce del fatto che il 21 settembre il sindaco ha indicato Castello come area prescelta per la costruzione della cittadella viola.. Solo dopo il chiarimento e lo scioglimento di questi punti – ha detto Pieri- sarà possibile indire una gara di evidenza pubblica per il project financing auspicato dal sindaco Renzi. L’altra incognita è il destino del piano strutturale. Dopo la mancata approvazione nello scorso mandato – ha aggiunto Pieri- , la prossima scadenza è l’agosto 2010. Se non sarà approvato scatterà in base all’articolo 39 della legge regionale 95, il regime di ‘salvaguardia’ in tutto il territorio comunale. Il che significa che per due anni e quindi fino al 2012 nel territorio comunale si potranno fare solo restauri e ristrutturazioni”. (lb)