155esimo anniversario della Polizia Municipale, il vicesindaco Nardella: "Il vigile è un alleato dei cittadini non un esattore"
“Il vigile deve essere un punto di riferimento e un alleato del cittadino, non un esattore”. È quanto ha dichiarato il vicesindaco Dario Nardella nel suo intervento nel corso della cerimonia per il 155 anniversario della fondazione della Polizia Municipale che si è svolta questa mattina in Palazzo Vecchio. Presenti, oltre al comandante Massimo Ancillotti, il prefetto Andrea De Martino, le autorità civili e militari oltre che numerosi appartenenti al corpo.
Il vicesindaco Dario Nardella ha per prima cosa portato “il saluto non formale e l’abbraccio non simbolico” del sindaco Matteo Renzi, oggi impegnato a Torino per l’assemblea dell’Anci, ed ha ringraziato l'ex comandate Bartolini e il nuovo comandante Ancillotti. “La Polizia municipale – ha detto poi Nardella – è il garante della nostra convivenza civile, il mezzo più efficace per far conoscere le regole comuni e farle rispettare, il biglietto da visita della nostra città, spesso il primo contatto che una persona ha con le istituzioni, con il potere pubblico. Il vigile non è né vogliamo che sia l’esattore delle casse comunali; il vigile è un cittadino che vive la città come gli altri, con il ruolo di garante e di punto di riferimento. Per noi il vigile urbano è sempre – prima di tutto – un alleato dei cittadini, di chi vive e lavora nella nostra città; qualcuno a cui rivolgersi, chiedere aiuto e informazioni, qualcuno di cui fidarsi. Per questo dobbiamo recuperare il senso originario della guardia civica che, nata in tempi ben più antichi, si affermò con la Rivoluzione francese come rivendicazione di popolo, come garanzia della capacità di una comunità di darsi delle regole”. “Oggi siamo ad un momento di svolta – ha proseguito il vicesindaco –. Oggi le città, comunità basate sull’integrazione sociale e l’incontro fra popoli e culture, sono terreno di prova della tenuta dell’ordine sociale e della convivenza civica, alle prese con problematiche quali microcriminalità, lavoro nero, abusivismo economico e commerciale; con il numero crescente di mezzi e persone che è un tema straordinariamente sentito in una città come Firenze, che ogni giorno raddoppia il numero dei suoi abitanti. Sfide piccole e grandi che chiedono un approccio di sistema, la collaborazione tra amministrazione e cittadini, il raccordo stretto tra polizia municipale ed operatori commerciali, tutto basato sul principio di cooperazione e fiducia”.
“In questi mesi abbiamo più volte parlato del sogno e dell’ambizione di costruire una città più bella, una città dove sentirsi felici di vivere. Perché la bellezza è prima di tutto armonia, rispetto di regole condivise, capacità di tenere insieme legalità e vivere civile. E non possiamo pretendere che il principio di legalità di affermi da un atto di forza, perché è fatto soprattutto da cultura e identificazione. Noi chiediamo ai vigili di sentirsi protagonisti di questo cambiamento e di farsi primi portavoce, con pazienza ed attenzione verso i nostri concittadini. La Polizia Municipale è una grande risorsa, fatta di donne e uomini che vivono il loro lavoro con impegno e dedizione. Abbiamo di fronte impegni e sfide difficili, come la pedonalizzazione del Duomo e la lotta al degrado, che richiederanno un surplus di impegno e di lavoro. Vi chiediamo di affrontarli con gli occhi che vedo qui oggi, pieni di orgoglio e riconoscenza. E a tutti voi auguro un grande in bocca al lupo e un grande grazie”.
La cerimonia è stata aperta dal discorso del comandante Massimo Ancillotti che nel suo intervento ha evidenziato le tre linee di azione principali della Polizia Municipale individuate sulla base delle priorità indicate dal sindaco Matteo Renzi. “Dare una maggior visibilità alla Polizia Municipale presente sul territorio, intensificare l’azione di contrasto a tutte le forme di degrado e di attentati al decoro della città, migliorare il rapporto con la cittadinanza. Si tratta di linee di intervento su cui la Polizia Municipale sta lavorando da tempo e su cui mi impegnerò con slancio ed entusiasmo come auspico facciano tutti i componenti del corpo”. Ancillotti ha ringraziato il suo predecessore Alessandro Bartolini per il lavoro svolto e ha ricordato i prossimi impegni che aspettano la Polizia Municipale, primo tra tutti la pedonalizzazione di piazza Duomo. “Si tratta di un obiettivo di grande rilievo per l’intera città e che richiederà un notevole impegno per la Polizia Municipale per il suo ruolo in prima linea”.
La cerimonia si è conclusa con la consegna dei sei economi ai membri del corpo che si sono distinti in operazioni particolarmente meritevoli. Il primo encomio è andato a Cinzia Erti, Mauro Migliorini e Fabrizio Vivoli per aver catturato un ladro in fuga; il secondo riconoscimento è stato conferito a Davide L’Abbate e Silvia Galardi per aver salvato un anziano colpito in strada da un attacco cardiocircolatorio. Encomio anche per Pablo Domingo Tarantino che, libero dal servizio, è intervenuto nel corso di un furto in un appartamento vicino alla sua abitazione, riuscendo a bloccare uno dei malviventi. Stesso riconoscimento anche per Silvia Bencini e Patrizia Zeroni per la professionalità e la sensibilità dimostrata nel corso di un’indagine che si è conclusa con l’arresto di alcune persone colpevoli di aver indotto con la violenza due giovani clandestine a prostituirsi. Il quinto encomio è stato consegnato ad Alessia Cecconi e Silvia Lelli per la competenza e professionalità con cui hanno indagato su un giro di targhe prove, contrassegni assicurativi clonati e permessi invalidi falsificati. L’ultimo riconoscimento è stato assegnato ai volontari della Polizia Municipale per il servizio svolto in Abruzzo dopo il tragico terremoto che ha colpito la regione. Questo encomio collettivo è stato consegnato all’ispettore Massimo Bandini in rappresentante dei contingenti che si sono alternati al campo base di Bazzano. (ag-mf)