Tav, De Zordo: " "Ancora deve partire e già si vedono i danni"

La capogruppo di perUnaltracittà chiede al sindaco di prevenire le conseguenze dei lavori dell'alta velocità

"L'amministrazione comunale chiarisca urgentemente quali azioni intende intraprendere per fermare e soprattutto prevenire le conseguenze dei lavori dell'alta velocità a Firenze". E' quanto ha chiesto oggi la capogruppo di perUnaltracittà Ornella De Zordo, presentando una domanda di attualità da discutere nel Consiglio Comunale di lunedì prossimo. "Come abbiamo appreso dalla stampa locale a Castello, dove già si sta scavando per lo Scavalco e forse per il tunnel, i danni nelle abitazioni ci sono già. Si tratta di una situazione gravissima, alla quale la giunta deve far fronte in maniera immediata. Quali strumenti intende predisporre il Comune per far fronte a questa situazione?"
"Il rischio - ha proseguito De Zordo - è quello di trovarsi fra poco tempo in una situazione simile a quella già vissuta in Mugello e a Bologna, con i cittadini disastrati da grossi problemi. Chiediamo con forza al sindaco Renzi di predisporre, prima dei lavori, tutti gli strumenti necessari per valutare i possibili rischi, per evitarli".
"Vorremmo sapere - ha aggiunto De Zordo - che tipi di lavori si stanno svolgendo a Castello e se questi siano in linea con quelli previsti dal progetto esecutivo dello Scavalco. In particolare, perché si sta scavando una profonda trincea, prima ancora che si decida se e come si farà il tunnel sotto Firenze? Tanto più - ha concluso De Zordo - che è stato reso noto dallo stesso Rubellini che non c'è ancora accordo sulla modellizzazione della falda tra i tecnici dell'Osservatorio e Nodavia; il che significa che il progetto di tunnel e della stazione sotto i Macelli non è stato elaborato sulla base di dati attendibili, e non è quindi possibile prevedere le conseguenze sull'equilibrio idrogeologico dell'intera area coinvolta. L'A.C. prenda atto dei rischi a cui la città verrebbe esposta perseverando con la scelta, evitabile con il passaggio in superficie, del tunnel e della stazione sotterranea".(lb)  

Ecco la domanda di attualità presentata da Ornella De Zordo:

Oggetto: domanda di attualità su Scavalco di Castello e danni agli edifici vicini
Visto che la stampa cittadina (il Nuovo Corriere di Firenze di venerdì 9 ottobre) riporta la notizia di danni a tre edifici di via Fanfani dovuti alla costruzione dello Scavalco di Castello e ai lavori propedeutici al sottoattraversamento dell’Alta Velocità di Firenze;
Considerato che i danni alle case consisterebbero in ampie fessure nei muri, spaccature nei pavimenti, presenti sia all'interno che all'esterno delle abitazioni, le quali sono distanti poco più di 50 metri da una trincea profonda circa 15 metri;
Considerato che i lavori in questione sarebbero già intervenuti sulla falda e che una pompa a motore viene utilizzata appositamente per estrarre l'acqua dalla trincea;
Considerato che una serie di pozzi della zona sarebbero già seccati e che il livello dell'acqua sarebbe sceso di quattro-cinque metri in pochi mesi;
Considerato che i testimoniali di stato sarebbero stati realizzati dagli stessi tecnici delle Ferrovie, che hanno compiuto il sopralluogo a maggio, quando c'erano già le crepe agli edifici;
la sottoscritta consigliera chiede di sapere:
1) se i lavori in esecuzione nel cantiere TAV a Castello, ivi compresa una profonda trincea di apertura del tunnel, corrispondono al lotto 1 dell’appalto (lo Scavalco), in considerazione del fatto che i lavori del lotto 2 (tunnel) ancora non possono iniziare in assenza del via
dell’Osservatorio Ambientale al progetto esecutivo;
2) se il Comune ha verificato la correttezza delle procedure nella formazione dei testimoniali di stato, che risulterebbero eseguiti da tecnici di parte (Ferrovie), ed in tempi non consoni (a lavori iniziati)
3). se il Comune ha predisposto un monitoraggio ed un controllo degli effetti dello scavo sugli edifici, che risulterebbero già danneggiati;
4) cosa intende fare il Comune per garantire agli abitanti della zona interessata (in particolare via Fanfani) la sicurezza e l’integrità delle abitazioni;
5) se ci sono procedure certe e garanzie per il cittadini sui risarcimenti dei danni provocati agli edifici, ed in che modo il Comune intende farsi garante nei confronti dei cittadini stessi;
6) se il Comune ha predisposto un monitoraggio sui livelli di falda e sulle variazioni a seguito dei lavori;
7) se il Comune ha intenzione di utilizzare questi dati – e la rilevazione stessa dei danni – per valutare l’opportunità e la fattibilità del tunnel sotto il tessuto urbano di Firenze.
Ornella De Zordo